IL PILOTA PESARESE DIEGO DI FABIO NEL CAMPIONATO GRAN TURISMO CON LA 488 DI EASY RACE
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Si chiude a Misano la giornata che anticipa il primo weekend dell’Italian F.4
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Villorba Corse con nuovi colori al via in Carrera Cup Italia a Misano
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Fenici punta Misano nella prima di Carrera Cup Italia
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Simone Iaquinta riaccende le sfide nella Carrera Cup Italia 2024
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XMOTORS TEAM FA LA VOCE GROSSA IN PISTA
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LA TEMPO SRL CON SIMONE PATRINICOLA  AL VIA DEL CAMPIONATO ITALIANO GRAN TURISMO 2024
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Raptor Engineering su due “fronti Porsche” nell’esordio di Misano
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UNA MISANO PER DUE, TRA TRENTIN E FANT
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SPLENDIDA PERFORMANCE E VITTORIA DI CLASSE PER SIBANI A MAGIONE
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Rovera torna in azione fra i Prototipi a Le Castellet in ELMS
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DL Racing svela gli equipaggi per il Campionato Italiano GT Sprint
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Rientro sul podio per Villorba Corse in GT Open con Blanchemain-Pla
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Preparati per la Formula E a Monaco
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LA TEMPO SRL CON SIMONE PATRINICOLA NEL TRICOLORE GT
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Presentata la composizione piloti di HC Racing per il Campionato Italiano GT Sprint
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Peugeot Sport punta al traguardo delle gare di resistenza con la simulazione di Dassault Systèmes
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RONCONI E GULINELLI VINCONO A VALLELUNGA
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LUIGI GALLO SUL PODIO AL DEBUTTO NEL NATIONAL GT CHALLENGE CON LA FERRARI 488 CHALLENGE A VALLELUNGA
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Secondo round MitJet Italia Racing Series, 20 e 21 aprile all’autodromo di Vallelunga: Naska da podio e Rocca fa punti.
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Successo della Squadra Corse Angelo Caffi nel CIVT a fianco di Pedrali
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STEFAN, MEZZACASA E BUGANZA IN PISTA
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A Vallelunga Galli fa doppietta in F.2000
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Rovera in top-5 con giro più veloce a Imola nel FIA WEC
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Punti preziosi e podio per Rexal Villorba Corse nell’esordio a Imola
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LUIGI GALLO PRONTO AL DEBUTTO CON LA FERRARI 488 CHALLENGE NEL NATIONAL GT CHALLENGE
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La Squadra Corse Angelo Caffi con Alberto Cerqui per un grande 2024
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A Vallelunga scatta la F 2.000-F 2.0 Cup
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VARANO, TOLDO INCANTA CON BOLZONI JR. ALLA PRIMA
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BOLZONI JR. DEBUTTA IN QUEL DI VARANO
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Al via il Super Trofeo: da Imola parte la partnership tra DL Racing e Lamborghini Bari
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WEEKEND IN SALITA PER XC MOTORSPORT NELLA FX ITALIAN SERIES A VARANO DE MELEGARI
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Il Balocco Proving Ground veste i colori di Esperienze in Pista per un grande evento aziendale
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Rinnovata sfida per Vanni Tagliente e Gretaracing nella Mini Challenge Italia
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FX Racing weekend Varano de’ Melegari: Naska sempre sul podio sia in LOTUS Cup Italia che FX Pro Series
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TRICOLORE FORMULA CHALLENGE ACI SPORT: A POTENZA COVIELLO TIENE LE CHIAVI DELLA CITTA’
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Il team Cool Racing vince la 4 Ore di Barcellona, AF Corse si aggiudica la LMP2 Pro/Am, in LMGT3 intero podio Ferrari e Lamborghini
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Mariani in grande rimonta sul podio di Varano in Formula X
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Rovera in trionfo con giro più veloce alla 4 Ore di Barcellona
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Pole position per United Autosports e Iron Dames alla 4 Ore di Barcellona
Pole position per United Autosports e Iron Dames alla 4 Ore di Barcellona
Paolo Rignanese

Paolo Rignanese

Ottimi risultati per i piloti RO racing al Circuito internazionale del Volturno.
 
 
 
Limatola (BN) 14 Ottobre 2018 
In occasione del 1º Motor Day organizzato dalla Scuderia Testa Corse, gara Slalom svoltasi in due Manche cronometrate. 
Ottimi riscontri per i porta colori RO racing, vince la classe N 1400 a bordo di una Peugeot 106 Rally, il giovane melfitano Giuseppe Poppa, appena arrivato in Scuderia riesce a regalare un bel successo e mettere in evidenza il suo talento.
Ottimi riscontri anche per Felice Rosa, per l'occasione impegnato a testare la nuova Peugeot 106 rally n1600, nata nella sua officina, il pignolese riesce subito a far bene, si aggiudica il 2º posto di classe.
Podio anche per il bravo Laviero Pacilio, a bordo della sua fida Renault Clio Williams N2000 si impone al il 2º posto di classe. 
 
 
 
Comunicato stampa 
Scuderia RO racing 

Sfortunato epilogo tricolore per Christopher Lucchesi: al “Due Valli” un guasto gli ferma la corsa al full di allori

Il giovane lucchese ha chiuso la sua prima stagione tricolore con la delusione del ritiro per rottura di un semiasse, dopo cinque prove di una gara condizionata da noie al cambio già dalle prime battute. L’esito finale parla comunque di un secondo posto finale nella categoria R-GT.

 

 

15 ottobre 2018

Christopher Lucchesi ha chiuso con una delusione il Campionato Italiano Rally, la cui ultima gara si è disputata nel fine settimana passato nel contesto del 36° Rally Due Valli, a Verona

Lucchesi Junior, al via con l’Abarth 124 rally di Bernini Rally, affiancato dal copilota Marco Pollicino, dopo il poker di successi in categoria R-GT ed ovviamente anche nell’Abarth 124 rally Selenia International Challenge,

tornava in gara da una pausa che durava dallo scorso maggio, Rallye Isola d’Elba, cercando di chiudere con un full di allori, una speranza vanificata dal ritiro durante la quinta prova speciale del rally scaligero, per la rottura di un semiasse. 

Il portacolori della Scuderia Rally Revolution, aveva avviato al meglio la competizione andando al comando della categoria GT, pur dovendo riprendere in mano ed a mente tutti gli equilibri smorzati dalla lunga assenza dalle corse e nonostante anche noie al cambio, palesate già dalla seconda prova speciale. Il cambio durante la quarta prova si è bloccato nelle marce alte, costringendo Lucchesi jr. ad un “lungo” con conseguente perdita della leadership, prima appunto del ritiro arrivato dopo la successiva.

La stagione di Lucchesi jr. e del suo copilota Marco Pollicino si è dunque concluso con “l’argento” nella categoria R-GT delCampionato Italiano Rally ed anche nel Abarth 124 rally Selenia International Challenge italiano.

 “L’unico momento grigio della stagione – commenta Lucchesi -  è arrivato nel momento in cui proprio non doveva affacciarsi. La gara si era avviata bene, andando in testa alle categoria GT, ma anche subito in salita, il cambio ci ha sempre fatti dannare, prima di fermarci per un semiasse rotto. Abbiamo dovuto buttare al vento quella che sinora era stata una stagione perfetta, mi dispiace molto per i partner che ci hanno supportato, per la mia famiglia che mi ha dato un sostegno importante in tutto ed ovviamente per la squadra di Michele Bernini, cui sicuramente questo ritiro brucia forte come a noi, per quanta passione ci ha messo organizzando questo nostro programma sportivo. Peccato, perché potevamo davvero raggiungere un risultato importante per questa mia prima stagione tricolore, che si è rivelata comunque una bella scuola di sport e di vita e che consiglio davvero a tutti i giovani che come me vogliono dare un senso compiuto alla loro passione nel motorsport”.

 

FOTO  L. D’ANGELO

 

#CIRally

#Rally  

#Abarth124GT  

#Abarth   

#abarth_official  

#abarth_italia_official

 

 

UFFICIO STAMPA

MGTCOMUNICAZIONE

BOSCO MANCA L’IRIDE IN UN WEEK END DA SUPERSTAR.

Lunedì, 15 Ottobre 2018 08:52 Published in Altre Notizie

BOSCO MANCA L’IRIDE IN UN WEEK END DA SUPERSTAR.

 

 

E’ mancata solo la vittoria nel Finale per coronare il week end perfetto di Luca Bosco nell’ambito della International ROK Final, che si è disputata questo week endsul tracciato South Garda di Lonato (BS). Il driver italiano del Team Manetti Motorsport è da tempo una “vecchia conoscenza” della serie Vortex in quanto già terzo nella finale internazionale 2016 nella categoria Mini ROK e vincitore l’anno scorso della Junior ROK. Proprio in virtù di questi ottimi risultati ottenuti nel recente passato,Bosco si presentava ai nastri di partenza della nuova categoria Super ROK con tutte le chance di poter bissare il titolo. Grazie all’ottimo supporto tecnico garantito dal suo mentore Alessandro Manetti e al materiale fornito da Tony Kart, Bosco iniziava subito il week end nel modo migliore facendo segnare il miglior tempo su 31 piloti iscritti. Nelle successive tre manche di sfida, Bosco confermava il suo ottimo stato di forma andando a conquistare la vittoria in due e la piazza d’onore nella terza, guadagnandosi così di diritto lo start in Finale dalla pole position. Nell’attesissima Finale Bosco scattava bene mantenendo la testa nei primissimi giri per poi perderla a vantaggio del rivale Machado e scalare terzo nella seconda metà della manche a vantaggio di un aggressivo D’Abramo. Proprio a tre giri dal termine però il pilota del Team Manetti Motorsport conquistava nuovamente la seconda piazza, che manteneva poi sino alla bandiera a scacchi. Un secondo posto finale indubbiamente di grande prestigio che avrebbe potuto essere, come sostenuto a fine gara dal suo team manager/coach Manetti, una nuova vittoria internazionale per un pilota che negli ultimi tre anni ha sempre dimostrato, in ogni categoria, di essere un top driver.

Luca Bosco:“E’ ovvio che arrivare secondi in una manifestazione così importante e dopo essere sempre stati primi è indubbiamente un po’ frustrante. Essere però sempre stati davanti da un lato però riempie di orgoglio sia me che il team per tutti i sacrifici che sono stati fatti quest’anno per poter essere al via di certe competizioni. Devo ringraziare Tony Kart, Manetti, tutti i meccani che hanno davvero dato il massimo per portarmi dove sono ora. Orgoglioso di loro e voglioso di potergli presto regalargli una vittoria di prestigio.”

Luca Bosco si appresta ora a prepararsi al meglio per il Trofeo Delle Industrie in programma, sempre a Lonato, fra due weekend.

Per maggiori info visitate il sito: www.lucabosco.com

Finale tricolore esaltante per Gianluca Tosi: ottavo assoluto al “Due Valli” di Verona

Il pilota reggiano, affiancato da Alessandro Del Barba, è tornato nel Campionato Italiano Rally, debuttando su una Ford Fiesta R5, seconda esperienza con una vettura di quella categoria, sfociata con un risultato di prestigio.

 

 

15 ottobre  2018

Gianluca Tosi ha decisamente scritto un altro importante capitolo della propria carriera sportiva, lo scorso fine settimana, al 36° Rally “Due Valli” a Verona, ultima prova del Campionato Italiano Rally.

Il pilota reggiano portacolori di  Movisport, affiancato ovviamente dal fido copilota Alessandro Del Barba, ha colto un interessante ottavo posto assoluto debuttando su una Ford Fiesta R5 e scendendo per la prima volta in campo alla gara scaligera.

Gara nuova, vettura nuova ed un contesto estremamente competitivo quanto anche “caldo”, quello che Tosi e Del Barba trovato, al quale hanno avuto l’approccio sia mentale che fisico ed anche tecnico, perfetto, con il solo obiettivo di provare e provarsi in uno scenario in grado di dare molte indicazioni.

Per Tosi e Del Barba, che quest’anno nel “tricolore” avevano corso soltanto al Rally del Ciocco come test con la loro Renault Clio R3, per poi impegnarsi nell’IRCup, questa di Verona era la seconda esperienza con una vettura di categoria R5, il debutto con tale tipo di vettura avvenne lo scorso maggio al Rally Appennino Reggiano, purtroppo terminato anzitempo per incidente alla guida di una Hyundai i 20 R5. L’esito di questa nuova esperienza é stato tutt’altro, portando i reggiani sotto i riflettori della prima scena.  

GIANLUCA TOSI: “L’obiettivo era arrivare nei dieci dell’assoluta e ce l’abbiamo fatta. Era tutto nuovo, macchina, gara, sulle prime prove davvero non sapevo dove ero e . . . cosa facevo! Poi pian piano abbiamo preso ritmo e fiducia. L’Erreffe ci ha dato una grande vettura, questa di Verona è proprio una grande gara, belle prove, gli avversari andavano davvero forte, il Campionato Italiano ha decisamente un alto livello competitivo. Siamo felici di aver còlto questo risultato, è stata dura, fisicamente perlomeno io sono distrutto, ma ripeto, siamo felici di cosa abbiamo ottenuto!”.

 

 

Foto BETTIOL

 

#Rally  #Movisport  #CIRally

 

UFFICIO STAMPA

MGTCOMUNICAZIONE

1^ COPPA FARO UN SUCCESSO PER IL RITORNO DELLE CORSE A PESARO

Domenica, 14 Ottobre 2018 19:52 Published in Salite

1^ COPPA FARO UN SUCCESSO PER IL RITORNO DELLE CORSE A PESARO

 


Grande successo per la 1^ edizione della Coppa Faro, la gara nazionale di velocità in salita per Autostoriche, che dopo 48 anni ha riportato lo spettacolo dei motori sulla Panoramica San Bartolo a Pesaro. Come abbiamo ampiamente riportato durante questo week end di grande spettacolo, anche attraverso le dirette streaming, la gara pesarese si è rivelata combattuta ed impegnativa oltre che per il tracciato, che se pur breve è risultato impegnativo, anche per alcune problematiche del manto stradale, che per ragioni di sicurezza hanno indotto lo Staff della “P&G Racing” a ridurre il percorso di alcuni metri.

 

 

Il primo ad iscrivere il proprio nome nell’Albo d’Oro della “nuova” Coppa Faro è il Campione Europeo Uberto Bonucci, il driver toscano con la sua Osella PA9 B.M.W. by Armaroli, ha ipotecato la vittoria fin dalle prove di sabato. Sul secondo gradino è salito Giuliano Loris Peroni, il fiorentino anche lui “vecchia” conoscenza degli appassionati, con la sua rossa Osella PA3, ha confermato il pronostico delle prove. Terza piazza per il pilota di Osimo Antonio Angiolani, in gara con la stupenda March F.3. Ha onorato la “sua” gara Alessandro Rinolfi, come di consueto con una performance di rilievo, supportato dalla sua piccola ma grintosissima Morris Mini Cooper di 1.300 cc. ha ottenuto la 14^ posizione assoluta, vincendo la Classe 1.300 e piazzandosi secondo nel Gruppo 1-F, che ha visto l’affermazione della Jaguar E Type di Vittorio Mandelli. Buona anche prestazione dell’altro pilota

 

 

pesarese al via, Roberto Domenichelli, per la prima volta al volante della Peugeot 205 Rally, dimenticata in fretta la sbavatura delle prove, si aggiudica il gradino più alto della Classe 1.400, oltre al terzo posto nel Gruppo “4-J2”. La “dynasty” Bonucci conquista anche la quarta piazza assoluta con Andrea, fratello minore del vincitore, al via con la Olmas-Alfa Romeo Sport Nazionale. Quinto posto per Brando Motti (Porsche Carrera RS), il driver della Scuderia Bologna, ha preceduto la gemella in versione “SC” del torinese Giorgio Tessore. Settima piazza per la Symbol–SN di Dino Valzano. All’ottavo posto troviamo Mario Sala, con la “sua” Sala Special F.3, che precede la B.M.W. M3 di Francesco Menchinelli,autore di una prestazione di rilievo. Chiude la Top ten Andrea Baroni con la Porsche 911 SC del Grupo GT classe 2.500.

 

 

L’Assessore al Benessere Mila Della Dora, il Presidente dell’Ente Parco San Bartolo, Davide Manenti, che coadiuvati dalla Direttrice di ACI Pesaro-Urbino Dott.ssa Antonella Mati e dal Presidente di Terra di Piloti e Motori Ingegner Alberto Paccapelo, dopo aver premiato i piloti, hanno rinnovato fin da ora il loro appoggio ad Alessandro Rinolfi ed allo Staff della P&G Racing, per la Coppa Faro… 2019.

 

Roberto Saguatti
Addetto Stampa COPPA FARO

OTTAVO TEMPO PER UN MICHELE FATTORINI ANCORA CON PROBLEMI ALL’OSELLA E QUARTO POSTO DI GRUPPO PER MARCO SBROLLINI. DIGNITOSI ADOLFO BOTTURA E VINCENZO OTTAVIANI. SOLO UNA PUNTA DI AMARO PER I RISULTATI NEL BILANCIO COMUNQUE POSITIVO PER LA SPEED MOTOR ALLA FESTA DEL FIA HILL CLIMB MASTER 2018 DI GUBBIO

 

 

GUBBIO - Una bella esperienza comunque, quella del Fia Hill Climb Master 2018 a Gubbio, per i piloti della Speed Motor che hanno indossato l’azzurro del team Italia, anche se i risultati hanno lasciato una punta di amaro sul tracciato del trofeo “Luigi Fagioli”, ridotto per l’occasione a 3310 metri. Ancora problemi per Michele Fattorini con la sua Osella Fa 30 Zytek: il 28enne di Porano è salito soltanto nella prima delle tre manche di gara, impiegando 1’22”73, che lo poneva al quinto posto assoluto, poi il suo tempo è stato l’ottavo della domenica, ma non è certo questo il punto. “Inconvenienti di natura elettrica che non riusciamo a risolvere – ha commentato un Michele Fattorini in preda allo scoramento – e seppure la vettura sia comunque andata forte, non rispondeva nella misura che ci attendevamo, per cui abbiamo preferito evitare le due salite successive per il timore di rompere qualcosa. Ora procederemo con l’ennesimo controllo stagionale su questa macchina”.

 

 

Sesto posto in gruppo CN – e quinto nella classe 2000 – per Adolfo Bottura con la Ligier Js 51: la manche migliore del trentino, quella valida ai fini della classifica, è stata la seconda in 1’34”90, mentre la prima e la terza sono andate in fotocopia, con 1’37”29 al mattino e 1’37”43 al pomeriggio. “Rimarrà pur sempre un fine settimana strepitoso – ha dichiarato Bottura – perché essere entrato a far parte della “nazionale” è stato motivo di grande soddisfazione, peraltro in un contesto reso ulteriormente bello dagli organizzatori, che hanno trasformato il Fia Masters in un evento sotto tutti i profili. Ottimo il lavoro del nostro capitano, Fiorenzo Dalmeri e contenti anche i piloti stranieri, che si sono distinti per la loro cordialità. Per ciò che riguarda la mia prestazione, ho avuto qualche noia con la carburazione e se al mattino non c’erano le condizioni ottimali a causa del clima più fresco, nel pomeriggio ha provveduto il filler sparso sull’asfalto a limitare la mia prestazione, altrimenti avrei potuto far meglio di quanto realizzato nella seconda manche”.

 

 

Podio sfiorato, nel gruppo Open Tcgt, per Marco Sbrollini con la Lancia Delta Evo: il pilota marchigiano non ha forzato la prima manche (1’39”24, comunque terzo tempo di raggruppamento), poi si è ripresentato con le gomme nuove e alla prima curva dopo la partenza si è scomposto, andando leggermente fuori pista con la ruota posteriore sinistra e alzando il tempo fino a 1’41”91. Al terzo tentativo, con obiettivo 1’36”, Sbrollini ha stoppato il cronometro a 1’37”47, quarto tempo di raggruppamento. “Sono andato un po’ sotto le aspettative – ha precisato Sbrollini – perché i “postumi” della botta di Pedavena, con gli effetti sulla scatola dello sterzo, si sono ripresentati all’improvviso e anche la piccola escursione in avvio della seconda gara è la diretta conseguenza di ciò: il volante era diventato molto impreciso. Ho fatto 1’37”47 in gara 3, ma c’erano le condizioni per scendere anche sensibilmente, per quanto la contentezza della partecipazione al Masters mi rimaga tutta”.

 

 

Dignitosa anche la prestazione di Vincenzo Ottaviani su Citroen Saxo, sempre nel gruppo Open Tcgt: 1’53”19 nella terza manche di gara, dopo l’1’54”40 e l’1’56”60 delle due precedenti. “Un piccolo fastidio al motore mi ha impedito di scendere fino a 1’50”, che era il mio grande obiettivo – ha detto Ottaviani - ma al di là dell’aspetto puramente agonistico questo fine settimana rimarrà per me indimenticabile: da puro appassionato, che correva inizialmente solo la gara di casa a Popoli, mi sono ritrovato inserito nell’olimpo europeo dei cronoscalatori. E poi la straordinaria parata di sabato: un’emozione indimenticabile. Essere arrivato a questo mi ripaga dei tanti sacrifici sostenuti e conclude un’annata senza dubbio positiva. Grazie alla Speed Motor e al presidente Tiziano Brunetti per l’opportunità che mi è stata offerta”.

 

 

Vetrina doverosa per Gianni Urbani, eugubino doc: il portacolori della Speed Motor è stato l’ambasciatore della situazione al volante della sua Osella Pa 21/S Honda, con la quale ha recitato il ruolo di apripista per i prototipi. Chiosa finale del presidente, Tiziano Brunetti: “Non abbiamo conquistato l’alloro come avvenuto nel 2014 (terzo posto assoluto per Paride Macario n.d.a.), ma è pur vero che siamo stati protagonisti attivi di una eccezionale kermesse, con quattro piloti in azzurro e un quinto, Urbani, che moralmente era in gara anche lui. Nel secondo posto dell’Italia alla “Nations Cup” c’è quindi anche il nostro contributo: quanto basta per chiudere la parentesi con un sorriso”.

 

14 ottobre 2018

 

 

Ufficio stampa

Merli conquista il Fia Hill Climb Master a Gubbio

Domenica, 14 Ottobre 2018 19:16 Published in Salite

Merli conquista il Fia Hill Climb Master a Gubbio

(DOMENICA 14 OTTOBRE 2018)

 

 

Christian Merli al volante dell’Osella FA 30 Zytek LRM domina il FIA Hill Climb Masters 2018 nellacronoscalata Gubbio – Madonna della Cima. Due le manche di prova e tre quelle di gara. Oggi, il portacolori del Team Blue City Motorsport ha vinto le tre salite in programma migliorando il suo crono ad ogni passaggio. Chiude una straordinaria stagione con un’altra vittoria. È Campione Europeo, Campione italiano Velocità in Montagna e conquista l’ambitissimo titolo Master Fia 2018. Gran lotta con Faggioli che sale sul secondo gradino del podio.

L’emozione di Christian

“Non so se è un sogno. Eccezionale. Una grande ciliegia sulla torta dopo una stagione fantastica. Non riesco ancora a crederci. È andato tutto per il verso giusto assieme ad un team incredibile. Oggi? Questa mattina era fresco e non ho pilotato nel primo tratto come avrei voluto. Qualche lieve errore nel secondo passaggio ed infine, grazie ad Avon che ci ha fornito gomme morbide, abbiamo staccato un tempo fantastico. Sono contentissimo. Che anno ! Faccio fatica a crederci. Dopo tanti sacrifici siamo stati premiati”.

 

 

Gubbio e il Fia Hill Climb Master 2018

Per la prima volta la prestigiosa città medievale è stata lo scenario del grande evento con le star europee delle cronoscalate. Avvenimento che ha visto in gara ben 22 nazioni europee e 169 piloti provenienti da tutta Europa.

Le prove

L’Olimpiade delle gare in salita, con cadenza biennale, è iniziata sabato con la prima manche di prove, dove è stata subito lotta tra i big. Faggioli con la Norma M20 FC stacca il miglior tempo del tracciato lungo 3,310 chilometri in 1’21”84. Merli è a 0”65. Al pomeriggio la seconda sessione di prove. Miglior tempo per il neo campione italiano ed europeo 2018 con Faggioli secondo.

La gara

Questa mattina la prima delle tre manche di gara. Evento fantastico con piloti provenienti da tutta Europa, ma in vetta c’è sempre l’Italia con Merli che chiude in 1’18”48. Faggioli parte a testa bassa, ma và in testacoda e danneggia l’ala posteriore. In Gara 2 Christian è sempre leader. Abbassa ulteriormente il tempo di 0”19 e Faggioli chiude secondo. Terza manche di gara. Merli conquista la terza vittoria della giornata con un fantastico 1’17”85. Faggioli è secondo a 0”72.

Il podio

1° Merli (Osella FA30 Zytek LRM) con il miglior tempo in 1’17”85, 2° Faggioli (Norma M20 FC) a 0”72, 3° Petit (Norma M20 FC) a 2”05

 

il CEFALUDESE ANGELO LOMBARDO (PORSCHE) SVETTA NELLA PIOGGIA al santuario

Numerosi titoli italiani e siciliani consegnati nella Cronoscalata Cefalù-Gibilmanna, decima ed ultima tappa per il Civsa 2018. A completare l’ideale podio alle spalle di Lombardo, l’altro locale Piero Vazzana (Porsche 911 Sc) ed il messinese Salvatore Caristi (Fiat 128). E’ sfortunato il milanese Marelli, ma tricolore nel 4° Raggruppamento. Il bolognese Gallusi (Porsche) vince il 3° gruppo, il cosentino Pezzullo ed il lombardo Fiume sono tricolori di classe

 

 

Cefalù (PA), 13 ottobre - La Cronoscalata del Santuario 2018, decima e conclusiva tappa del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche by AciSport, ha finalmente emesso i suoi verdetti. Nella magnifica cornice di Cefalù, “Perla del Tirreno” e patrimonio Unesco, al cospetto di un tripudio di folla festante accalcata in Gara 1 sui 7,950 km del tracciato, numerosi titoli italiani e siciliani hanno trovato il nuovo padrone, come pronosticato già alla vigilia. La pioggia ha comunque scompaginato i piani dei piloti in Gara 2, dichiarata “bagnata’” dal direttore di manifestazione Lucio Bonasera e dal suo aggiunto Massimo Minasi nelle fasi iniziali della sezione dedicata alle auto Moderne.

Ad aggiudicarsi l’ideale vittoria assoluta al culmine di un weekend a tutto motore è stato forse un po’ a sorpresa ma con pieno merito il rallysta cefaludese Angelo Lombardo, velocissimo e concentrato al volante della Porsche 911 Sc preparata da Mimmo Guagliardo. Il portacolori della Island Motorsport ha certo approfittato della poca fortuna di cui ha goduto in Sicilia il milanese Walter Marelli, leader dopo la prima manche cronometrata, ma poi costretto al ritiro in Gara 2 a causa di una toccata che ha tolto dai giochi la sua Osella PA 9/90 Bmw di Bologna Squadra Corse sotto la pioggia. Marelli si è comunque aggiudicato lo stesso la vittoria nel Campionato italiano di 4° Raggruppamento ed in classe JR BC2000.

 

 

Angelo Lombardo, il quale ha chiuso la sua prestazione con tempo complessivo  di 11’12”53, imponendosi qui a Cefalù nel 3° Raggruppamento, ha preceduto al traguardo il rallysta idolo di casa Piero Vazzana, presidente del Comitato “I Normanni” promotore della Cronoscalata del Santuario, in sinergia con l’Automobile Club Palermo e il Comune di Cefalù. L’alfiere della Real Cefalù , alla guida della Porsche 911 Sc della Spm Palermo, si è inserito a sua volta, in 11’23”37, davanti al sempre coriaceo messinese Salvatore Caristi, terzo assoluto con la Fiat 128 Giannini schierata dalla Phoenix, in 11’44”82.

“Vincere davanti al pubblico di casa – è il commento di Angelo Lombardo - una soddisfazione immensa per me che vengo dai rally e dalle vetture moderne. Sto imparando e pure in fretta ad inserirmi anche nel mondo delle storiche, con la passione trasmessami da papà Mauro. Una gara, la Cronoscalata del Santuario, che merita ben altri palcoscenici, difficile da affrontare per tanti motivi”.

Al culmine di un weekend agonistico difficile, su un percorso del tutto inedito, il reggiano Giuseppe Gallusi è poi riuscito comunque ad “arpionare” il titolo italiano nel 3° Raggruppamento, stroncando, al volante della Porsche 911 Sc, le velleità siciliane del milanese Andrea Fiume, costretto sulle difensive nell’abitacolo della Osella PA 8/9 Bmw della Racing Club 19, non perfettamente a suo agio su un percorso assai tecnico e bagnato dalla pioggia in Gara 2. Gallusi si è portato nella sua Emilia anche l’alloro tricolore nella classe H2/I GTS+2500, mentre Fiume si è dovuto “accontentare” del titolo italiano nella classe IR BC2000. Sempre nell’ambito del 3° Raggruppamento, il cosentino Aldo Pezzullo ha legittimato in Sicilia la vittoria nel Tricolore di classe IR BC1300, al volante della bella e rara Lola Dallara T590 della Bologna Squadra Corse.

Pur assente alla Cronoscalata del Santuario, l’altro emiliano Giuliano Palmieri è riuscito a portare a casa il titolo di campione italiano nel 2° Raggruppamento, con la sua Porsche 911 RSR, unitamente alla ‘corona’ di campione tricolore nella classe GTS+2500. Alla Cronoscalata del Santuario, il successo nel 2° Raggruppamento è toccato con merito al cefaludese Mauro Lombardo (papà del vincitore Angelo), il quale ha piazzato la sua Porsche 911 Rs della Island Motorsport (ma preparata da Mimmo Guagliardo) anche al quarto posto della ipotetica classifica assoluta Autostoriche, davanti al locale Giovanni Serio, con l’Alfa Romeo Giulia GtAM 1750 portata in gara dalla Scuderia del Portello.

 

 

Nel 1° Raggruppamento, ancora, bella vittoria dell’altro cefaludese Pierluigi Fullone, su Bmw 2002 Tii di Festina Lente Monreale, a sua volta quinto assoluto nell’ideale graduatoria generale, abile a precedere dopo una bella sfida, la vettura gemella del palermitano Vittorio Cassata (Sumbeam Motorsport). Nel 4° Raggruppamento, un altro cefaludese sugli scudi, Santino Ilardo, in trionfo con la Peugeot 205 Rallye ed i colori della Real Cefalù, che ha chiuso davanti al catanese Sebastiano Fisichella su Lucchini SN87 Alfa Romeo. Il siracusano (nato ad Augusta) Camillo Centamore ha infine svettato nel 5° Raggruppamento, al volante della Corsini F. Junior iscritta a Cefalù dall’Aspas Palermo.

Tra gli altri campioni italiani di classe laureati a Gibilmanna, il catanese (da anni residente a Milano) Giacomo Barone, vincitore con la Fiat 128 Giannini della Scuderia Etna nella classe G2/H1 TC1150 del 2° Raggruppamento ed il nisseno Francesco Branciforti, il quale si è visto confermare a Cefalù (dove ha corso con la Porsche 911 Sc) il titolo già precedentemente “prenotato” nella classe GT1300. Branciforti è il nuovo campione siciliano anche nella classe G2/H1 GT+2500, sempre nell’ambito del 2° Raggruppamento tra le Autostoriche.

Classifica completamente stravolta, causa la pioggia, tra le Moderne. Ad essersi imposto, un po’ a sorpresa, è il cefaludese Antonino Pizzo, alquanto costante al volante della sua Renault Clio Rs schierata dalla Project Team e premiato quale vincitore assoluto con il tempo complessivo di 11’18”91. Sul secondo gradino del podio, anche lui a conferma di quanto di buono già espresso nel corso delle due salite di ricognizione, è il rientrante rallysta palermitano Raffaele Picciurro, il quale ha portato sapientemente in vetta la potente Peugeot 208 T16 R5 della I. M. Promotor Sport, in 11’22”66, a 3”75 dal vincitore. Terzo assoluto l’agrigentino (di Sciacca) Gabriele Giaimo, debuttante assoluto sulla Fiat Cinquecento Sporting della Project Team, in 11’50”86. Clamorosamente fuori dai giochi, poiché non partiti in Gara 2, i due leader dopo la prima gara cronometrata, il termitano Ninni Rotolo ed il nisseno Rino Giancani.

Tra le Scuderie, successi alla Cefalù-Gibilmanna per Aspas (nel 1° e nel 5° Raggruppamento), Island Motorsport (2°) e Real Cefalù (3° e 4° Raggruppamento). Tra le auto Moderne, invece, successo di scuderia per la Project Team. Alla Cronoscalata del Santuario 2018 sono ancora stati assegnati il Trofeo Antonio Stagno, consegnato da parte della figlia Giuliana al vincitore tra le Moderne Antonino Pizzo, il 5° Memorial Salvatore Scicolone (con la sorella Antonella in veste di cerimoniere) e la Coppa Paolino Di Marco (presente il fratello Antonio), entrambi al vincitore assoluto Angelo Lombardo.

 

 L’Ufficio Stampa

 

Merli, Peruggini, Hall e Schnellmann sono le medaglie d'oro del FIA Hill Climb Masters Gubbio

Il crono assoluto più veloce dà al trentino dell'Osella la vittoria nella Categoria 2, contesa fino all'ultimo da Faggioli su Norma. Italia in evidenza anche con il pugliese su Ferrari nella Categoria 1, mentre la 4 parla inglese e la 3 si tinge dei colori elvetici. Nations Cup al Lussemburgo davanti agli “azzurri”. Concluso un weekend straordinario tra sport, motori ed eventi che ha eretto la città umbra a “capitale delle cronoscalate” celebrando la specialità tra entusiasmo e record di pubblico

 

 

Gubbio (PG), 14 ottobre 2018. Il FIA Hill Climb Masters 2018 si è concluso a Gubbio marcando un successo straordinario di entusiasmo e pubblico e incoronando sul podio i vincitori delle quattro categorie gli italiani Christian Merli, il trentino dell'Osella Fa30 Evo Zytek autore anche del miglior tempo assoluto, e Lucio Peruggini, il britannico Will Hall e lo svizzero Roger Schnellmann, mentre la nazionale campione della Nations Cup è il Lussemburgo davanti proprio all'Italia e alla Slovenia. Il grande evento biennale che celebra il mondo delle corse in salita ha vissuto in Umbria e per la prima volta in Italia un weekend esaltante tra agonismo, passione per i motori, momenti ufficiali e d'intrattenimento e senso di appartenenza. Gubbio, capace di dare il meglio di sé, ha saputo ergersi a “capitale delle cronoscalate”. Sotto la “regia” e condividendo la passione degli organizzatori del Comitato Eugubino Corse Automobilistiche, la Federazione Internazionale dell'Automobile, ACI Sport e il Comune di Gubbio hanno promosso una manifestazione che ha saputo coinvolgere l'intera città e, con l'ausilio di un meteo sempre ottimale, ha messo a confronto il meglio delle cronoscalate grazie a uno spettacolare parterre di piloti e auto da corsa impossibile da godersi in contesti diversi. Gli eventi del FIA Masters hanno reso protagonista anche l'impareggiabile centro storico medievale, in particolare con la Gran Parata e la Presentazione di piloti e nazionali andata in scena sabato sera da Piazza 40 Martiri alla pensile Piazza Grande con il prestigioso sfondo di Palazzo dei Consoli.

 

 

Poi hanno ruggito i motori e lo show si è spostato sul tracciato di 3310 metri immerso nel verde tra la Gola del Bottaccione e il valico di Madonna della Cima, dove Christian Merli ha piazzato la zampata decisiva. Il neo-campione italiano ed europeo e ora per la prima volta anche medaglia d'oro individuale al FIA Masters è stato il più veloce in assoluto in tutte e tre le manche di gara sull'Osella Fa30 Evo Zytek sulla quale si è aggiudicato la Categoria 2 (prototipi e formula FIA) precedendo di soli 7 decimi Simone Faggioli. Il pluricampione toscano ha provato a sopravanzare il rivale fino all'ultimo sfruttando soltanto due salite, visto che nella prima di giornata un testacoda con toccata al posteriore lo aveva costretto al ritiro e al ripristino dell'alettone sulla sua Norma M20 Fc Zytek. Per Faggioli è dunque argento dopo l'oro conquistato due anni fa a Sternberk. Un po' più staccato dalle due star “azzurre”, terzo posto e medaglia di bronzo per il francese Sebastien Petit, pluricampione transalpino in continua progressione all'esordio sul tracciato eugubino al volante della Norma M20 Fc Mugen. I piloti italiani tornano in evidenza anche sotto al podio con Domenico Scola quarto su Osella Pa2000 Honda e Domenico Cubeda sesto con l'Osella Fa30 Zytek. Tra loro si è inserito lo svizzero Marcel Steiner, che ha completato la top-5 al volante della LobArt La01 Mugen. Entrambi su Fa30, settimo ha concluso Diego Degasperi e ottavo l'unico umbro al via, Michele Fattorini, che però ha effettuato soltanto la prima manche di gara e poi non ha preso il via per noie al propulsore.

 

 

L'Italia ha poi monopolizzato il podio della Categoria 1, quella delle vetture Turismo/GT rispondenti alla regolamentazioni FIA. Peruggini e la Ferrari 458 GT3 hanno avuto la meglio nel ravvicinato testa a testa con Marco Iacoangeli e la Bmw Z4 in quello che in definitiva è stato il prosieguo dell'infinito duello che li ha visti protagonisti anche nel Campionato Italiano. Per il pilota foggiano tricolore in carica è arrivata la conferma della medaglia d'oro conquistata anche nell'edizione 2016 del FIA Masters in Repubblica Ceca, mentre per il driver romano è arrivato l'argento per 89 centesimi sul veneto Luca Gaetani, medaglia di bronzo sull'altra 458 GT3 in gara.

Nella Categoria 3 (Turismo/GT “open”) agonismo sul filo dei centesimi per i principali attori che, tutti su Mitsubishi Lancer Evo, hanno conquistato il podio, sul quale ha brillato l'oro dello svizzero Roger Schnellmann sulla coppia polacca Michal Ratajczyk (argento dopo essere stato il più veloce nelle prove del sabato) e Szymon Lukaszczyk (bronzo). Copione adrenalinico e distacchi ravvicinati anche nella Categoria 4, dove le monoposto inglesi si confermano e sfrecciano dalla “pista” al podio grazie alla medaglia d'oro finita al collo del vice campione britannico Will Hall, primo al fotofinish su Force W H Xtec motorizzata Aer dopo la “pole” ipotetica del sabato. Non riesce la tripletta al sei volte campione nazionale Scott Moran, che dopo i trionfi in Lussemburgo e Repubblica Ceca al terzo FIA Masters è d'argento per soli due decimi su Gould Gr61x Nme, mentre il bronzo è di Trevor Willis con la Oms 28 Rpe.

 

 

Nella classifica a squadre della Nations Cup che prendeva in considerazione un indice di regolarità piuttosto che di performance pura, il Lussemburgo ha conquistato l'oro grazie alla costanza di Guy Demuth (Norma M20 Fc Judd), Daniele Donkels (Tatuus F.Renault), Canio Marchione (Bmw 320) e Charles Valentiny (Subaru Impreza Sti). Non è riuscita la vittoria casalinga all'Italia capitanata da Fiorenzo Dalmeri, invece, che però, oltre a una pioggia di medaglie individuali, si mette al collo anche quella d'argento delle nazionali e sale sul secondo gradino del podio con Merli, Faggioli, Scola e Cubeda. Bronzo alla Slovenia di Matevz Cuden (Renault Clio Rs), Ales Prek (Honda Civic Type-R), Peter Marc (Mitsubishi Lancer Evo) e Milan Bubnic (Lancia Delta Hf Integrale).

 

Nella classifica Under 25 dedicata ai giovani talenti europei si è imposta la 22enne promessa delle salite britanniche Matthew Ryder con la monoposto Empire Evo 2 Suzuki. Ma anche tra i giovani l'Italia ha concluso il FIA Masters di Gubbio con una soddisfazione, quella del secondo posto di Andrea Palazzo, il 23enne pugliese sulla Peugeot 308 Racing Cup.

Altra piazza d'onore per l'Italia è arrivata nella classifica femminile grazie a Gabriella Pedroni, la campionessa italiana di gruppo N al volante della Mitsubishi Lancer Evo con la quale le ha provate tutte per restare almeno in scia della vincitrice Nicola Menzies, la pilota inglese che ha utilizzato al meglio le elevate prestazioni della monoposto Gould GR55B Cosworth.

 

Classifiche ufficiose FIA Hill Climb Masters 2018 (Gubbio).

Manche più veloce: 1. Merli (Osella Fa30 Evo Zytek) in 1'17”85; 2. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) a a 0”73; 3. Petit (Norma M20 Fc Mugen) a 2”05.

Categorie. Cat.1: 1. Peruggini (Ferrari 458 Gt3) in 1'32”97; 2. Iacoangeli (Bmw Z4 Gt3) a 1”02; 3. Gaetani Ferrari 458 Gt3) a 1”91Cat.2: 1. Merli (Osella Fa30 Evo Zytek) in 1'17”85; 2. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) a a 0”73; 3. Petit (Norma M20 Fc Mugen) a 2”05Cat.3: 1. Schnellmann in 1'33”12; 2. Ratajczyk a 0”82; 3. Lukaszczyk a 1”52Cat.4: 1. Hall (Force Wh Xtec Aer) in 1'23”27; 2. Moran (Gould Gr61x Nme) a 0”20; 3. Willis (Oms 28 Rpe) a 0”51. Under25: 1. Ryder (Empire Evo 2 Suzuki) in 1'34”33Femminile: 1. Menzies (Gould Gr55B Cosworth) in 1'40”45.

Nations Cup: 1. Lussemburgo; 2. Italia ; 3. Slovenia; 4. Francia; 5. Regno Unito.

Lucio Peruggini vince la medaglia d'oro al FIA Master Hill Climb 2018

 

 

Lucio Peruggini non si ferma più, dopo la terza vittoria consecutiva del Campionato Italiano Velocità Montagna nella categoria GT, si aggiudica la medaglia d'oro di categoria 1 al FIA Master che si è svolto domenica 14 ottobre a Gubbio.

Gara di 3,3 Km con partenza dalla Gola del Bottaccione che sale fino al valico di Madonna della Cima, Lucio Peruggini con la Ferrari 458 GT3 della AB Motorsport, curata dalla AF Corse e gommata Avon durante le due manche di prove del sabato è sempre stato il primo di categoria ed il miglior tempo lo segna nella seconda manche fermando il cronometro a 1' 35.64.

 

 

Domenica tre manche di gara, ma Lucio Peruggini ne disputa solamente due e queste bastano per aggiudicarsi la vittoria finale.

Salta la prima manche, nella seconda migliora il tempo delle prove registrando un buon 1'35.40, nella terza manche tira fuori dal cilindro un 1'32.97, circa tre secondi sotto il precedente, tempo che gli consente per la seconda volta consecutiva di aggiudicarsi la medaglia d'oro al Master FIA, bissando la vittoria del 2016 a Sternberk, e contribuendo ad arricchire il medagliere del Team Italia.

 

 

Un'altra gara disputata in modo magistrale dal pilota di Foggia che continua a portare a casa risultati che mai nessuno era riuscito ad ottenere in capitanata, coadiuvato come sempre dall'amico Franco Del Buono e con il contributo di tutto il team formato da Antonio Colatruglio, Michele Tartaglia e Tommaso Romano hanno raggiunto il tetto del mondo nelle cronoscalate.

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