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UN MARCA COMPLICATO ESALTA MENEGATTI
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GIOIE E DOLORI DAL MARCA E DALL'ELBA
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AL RALLYE ELBA UN TRIONFO PER LA ISLAND MOTORSPORT
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ALESSANDRO MILLIERY E IL RALLY NEIGE “MONTECARLO” ITALIANO

 Intervista di Thierry Graziosi

 

         Chi è Alessandro Milliery nella vita di tutti i giorni?

Alessandro Milliery nella vita di tutti i giorni è un geometra, un libero professionista. Come tutti, in questo periodo, mi sono diviso tra situazioni di crisi e di guerra, covid e problemi vari che hanno cambiato il nostro modo di vivere, purtroppo!

        Come è nata la passione per i Rally?

La passione dei Rally nasce in una lontana notte degli anni 70, quando avevo circa 10 anni. Mi ricordo che mia mamma, mentre mi stava mettendo a letto, mi disse che sarebbe passato il rally, ma voleva che andassi a dormire. Avvolto tra le coperte, sentivo molto bene i rumori delle auto, i loro rombi vibravano tra le mura  della mia cameretta e non resistevo al desiderio di andarle a vedere: così mi affacciavo alla finestra nonostante, nell'oscurità alla fine, vedessi poco o nulla.

 Le macchine passavano nella notte illuminando la strada con i loro grandi fanali, sembravano davvero scene quasi magiche mi avevano trasmesso un atmosfera di avventura. Il passaggio di questi cavalieri con gli elmi, alla guida di auto d'epoca, lanciati ad alte velocità nelle strade notturne di tutta la valle, aveva prodotto nella mia fantasia di bambino delle immagini fantasiose che poi, con il passare degli anni, mi hanno sempre più affascinato. Così è scoccata la scintilla, fino ad arrivare all’età dell’adolescenza, un periodo in cui mi sono documentato molto grazie soprattutto alla lettura e al ritaglio di articoli di riviste come Autosprint.

 

 

      Quando hai visto dal vivo la tua prima prova del Valle d’Aosta?

 Nel 1979 a Pré Saint-Didier passò la prova speciale e io ero lì a vedere le macchine dal vivo, finalmente!

Da lì in poi è iniziato il mio percorso personale nei rally, prima a fare assistenze, poi a seguire le ricognizioni insieme ai miei amici piloti ed infine, a partecipare come pilota alla mia prima vera gara. 

      Hai mai dato una mano per organizzare una gara in Valle d’Aosta?

   Ho dato una mano ad organizzare la ronde invernale, meglio conosciuta come Euroronde Valdigne-Mont Blanc(2002/2004)che si correva qui a Pré Saint-Didier e si disputava sul Colle San Carlo.

     Quando è avvenuto il debutto? E quando hai corso per la tua prima volta in casa?

Il mio debutto nel mondo dei rally, è avvenuto nel 1985 al 15°Rally Valle d’Aosta,  un'edizione che si è corsa sotto la neve. 

Sono partito a mezzanotte, con un auto che aveva un po' di problemi e si spegneva di continuo: è stato un totale calvario.

 Sono arrivato al palco d’arrivo a mezzogiorno, con una gomma bucata e la voglia di togliermi la tuta di dosso, sono passato dall’entusiasmo totale alla nausea. 

 

 

    Come è stato tornare a correre sulle strade di casa dopo anni di stop? 

É stato davvero bello, perché, ho rivisto una gara sentita e non ho avuto l’impressione che mi ero fatto negli ultimi tempi: purtroppo ci sono stati degli anni in cui il rally era diventato quasi scomodo, vissuto da tanti come un qualcosa di fastidioso.

La gara Valdostana, è tornata ad essere vissuta come una festa, come un evento che ha arricchito la settimana valdostana e ha portato del denaro sul territorio. 

     Qualche aneddoto o esperienza divertente che hai avuto quando correvi?

In 36 anni di carriera ce ne sono davvero tanti, posso raccontarti di quando provando un Valle d’Aosta, ci siamo trovati nella nebbia. Mi ricordo che non si vedeva pressochè nulla e seguendo il bordo della strada, anziché percorrere la prova speciale, abbiamo erroneamente seguito il bordo di un grosso piazzale situato lungo la prova e lo abbiamo girato per l'intero perimetro. Solo quando ci siamo ritrovati sulla strada, ci siamo resi conto dell'accaduto: avevamo fatto ben un giro e mezzo in questo grande piazzale convinti di essere sul percorso corretto della prova. 

      Un tuo pensiero di come si sono evoluti i rally negli anni

Anche i rally, come tanti altri eventi, si sono evoluti  seguendo in parte i cambiamenti del sentimento sociale.

Quando correvo io, negli anni 70/80 l’automobile era un simbolo di libertà, significava potersi spostare, poter raggiungere la fidanzata, raggiungere l’evento sportivo desiderato e non avere vincoli di orari. Per noi diciottenni di quell’epoca, la patente era un traguardo davvero importante, un simbolo di emancipazione.

Purtroppo, oggi vedo che per i giovani la patente non ha più questo valore, non è un traguardo desiderato e, talvolta, ho la sensazione che la macchina venga vista come un fastidio, o comunque un costo. Per non parlare poi, di un discorso sensoriale a me molto caro. Oggi mi sembra che si stia andando verso una direzione un po' diversa da quella che a me piaceva, quando cioè le macchine erano 'rumorose' e i loro motori urlavano: le sentivi dal fondo valle.

I rally di una volta erano avventure, si correvano di notte con il fascino dei fari ed erano gare lunghe e di resistenza, dove dovevi cercare di combinare la velocità con il rispetto della macchina e con le proprie capacità fisiche. Oggi invece, ci sono parecchie gare sprint e se fai un errore, ti ritrovi nel fondo della classifica in meno di uno schiocco di dita.

 Oggi abbiamo la fortuna di avere vetture, molto più maneggevoli, basta pensare che un Peugeot 106 può ambire a fare i tempi della mitica Lancia Stratos di Munari, incredibile!

 

 

     Da quanto tempo stai scrivendo il libro sui rally Neige? Parlacene un po'. 

     Ho lavorato a questo libro da quattro anni, è stato un lavoro lungo perchè ho voluto cercare materiale e foto inedite. Inoltre, è stato davvero difficile trovare le classifiche complete perchè negli archivi dell'Aci mancava una parte del materiale storico. Per fortuna, grazie ad un navigatore, sono riuscito a recuperare i pezzi mancanti.

I rally Neige si sono corsi in valle tra il 1977 e il 1989 e avevano la caratteristica di far correre le macchine sotto la neve e di notte, salvo qualche eccezione. Erano delle edizioni davvero speciali tanto che all'epoca, le case costruttrici del mondiale Rally, come Lancia, Fiat e Audi, venivano appositamente per testare le vetture in preparazione del rally di Montecarlo. Non dimentichiamoci poi, che la nostra gara ha avuto la validità per l'europeo e per l'italiano. 

       Quando sarà disponibile il libro per essere acquistato?

 Il libro sarà disponibile a partire dal 21 Giugno 2022 e potrà essere acquistato presso la tipografia Pesando, tramite il sito, presso l'Aci di Aosta o nelle librerie. A livello nazionale, potrà essere acquistato anche nelle librerie dedicate all'automobilismo come la Gilena, oppure all'interno del circuito di Monza. Alcune copie saranno spedite addirittura in Giappone.

   Ti ringrazio Alessandro per aver accettato il mio invito e aver risposto alle mie domande.

       Sono io che ti ringrazio Thierry

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