Sotto il segno Renault ha corso anche la Clio Cup Italia. In gara 1 il capoclassifica Simone Di Luca (Faro Racing) centra la sua quarta vittoria di questa stagione. Un successo, quello del pilota romano costruito fin dalle qualifiche, quando era riuscito a conquistare la pole. In partenza Di Luca si avvia al comando, seguito da Luca Rangoni (Essecorse) e Bostjan Avbelj (Lema Racing). Ma un incidente, che ha come protagonista Lorenzo Vallarino (MC Motortecnica) alla staccata della variante Ascari, chiama in causa la safety car. Dopo due giri di neutralizzazione, Di Luca si conferma davanti a tutti, prima di dover cedere strada a Rangoni che rimane al comando fino al penultimo giro. È ora che Di Luca riesce a ritornare in testa grazie al sorpasso effettuato ai danni dello stesso Rangoni alla Parabolica. Con quest’ultimo poi impegnato a rispondere agli attacchi di Avbelj e di Felice Jelmini (alla fine terzo con la prima delle vetture della Composit Motorsport), il pilota della Faro Racing può così vincere alla media di 134.7 km/h. Gara 2 regala uno spettacolo semplicemente fantastico grazie al trio Jelmini, partito dalla pole, Di Luca e Rangoni che danno vita a dodici giri adrenalinici dal via alla conclusione. Racchiusi sempre in pochi millesimi di secondo, i tre si danno battaglia senza esclusione di colpi, duellando, toccandosi, danneggiando le proprie vetture, confrontandosi in staccate violentissime dove giungono spesso appaiati. La svolta, nella girandola di attacchi, sorpassi e controsorpassi, giunge all’ultimo giro. Rangoni si stacca leggermente dal duo di testa per poi sferrare l’attacco decisivo alla Prima variante, superando sia Jelmini sia Di Luca, che era al comando. Ultimo giro tutto d’un fiato e vittoria del pilota del team Essecorse alla media di 155.9 km/h, davanti a Jelmini e Di Luca. Il resto del plotone arriva a più di venti secondi.
Adeguatamente festeggiati i cinquant’anni delle Formula Junior, serie formativa che nacque nel 1958 grazie all’intuizione e al lavoro del conte Giovanni Lurani, che per tanti anni operò all’interno di Fia e Automobile Club Milano. Foto celebrativa sulla pista di alta velocità e due gare, con oltre venti monoposto, vinte entrambe, nella classifica assoluta, dalla Brabham BT6 di Pierre Tonetti alla media di 158.5 km/h e di 157.6 km/h. Ieri sul podio la Lola Mk5A dello svizzero Philipp Buhofer e la Brabham BT2 dello statunitense Timothy De Silva, oggi la Brabham di De Silva e la Brabham BT6 dello scozzese Mark Shaw.
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