ADRIATICO, VALLE INTELVI E NADWISLANSKI IN VISTA PER MS MUNARETTO
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ERREFFE RALLY TEAM SU TRE OBIETTIVI: ADRIATICO, ABETI E VALLE D’INTELVI
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RICCARDO VERBILLI AL RALLY DEGLI ABETI
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MM Motorsport al Rally degli Abeti:  tre, le vetture schierate nell’appuntamento della Coppa Rally di Zona
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Angelo Pucci Grossi verso la manche tricolore del Rally Adriatico
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DA OGGI ISCRIZIONI APERTE  AL 16° RALLY DI REGGELLO-FIGLINE E INCISA VALDARNO
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PARTE DAL RALLY “ABETI E ABETONE”  IL 4° CAMPIONATO PROVINCIALE ACI PISTOIA “MEMORIAL ROBERTO MISSERI”
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Il CIR Terra al giro di boa con il Rally Adriatico
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A.S.D. Piloti Sipontini al Rally Adriatico per il giro di boa del CIRT
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Verso il Rally Valli Ossolane: aperte le iscrizioni alla sua sessantesima edizione
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ABETI ED INTELVI, IN TRE ALL'ESORDIO STAGIONALE
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56° RALLY DEL SALENTO: GLI EQUIPAGGI PRENOTANO LA SFIDA PUGLIESE CON LE ISCRIZIONI PROROGATE AL 18 MAGGIO.
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IL 41° RALLY DEGLI ABETI E DELL’ABETONE SEGNA 90 ISCRITTI
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CRESCE L’ATTESA PER IL 31° RALLY ADRIATICO: LE SFIDE TRICOLORI SI INFIAMMANO SULLA TERRA MARCHIGIANA
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Susanna Mazzetti alla caccia del titolo rosa
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Solo in due disertano le verifiche a Folgarida Domani saranno in 39 a darsi battaglia

Una pioggia battente e una temperatura autunnale hanno dato il benvenuto, questo pomeriggio a Folgarida, ai piloti e alle vetture che domani si daranno i battaglia fra i birilli dello Slalom Val di Sole. Il tempo non dovrebbe creare intralci alla sfida che inaugurerà un tracciato nuovo di zecca, perlustrato dai concorrenti nella giornata di oggi. Un percorso insolitamente lungo e quindi divertente, per la specialità, che si snoda dall’abitato di Dimaro fino al piazzale di Folgarida, dove sono stati allestiti i paddock e dove si svolgerà la cerimonia di premiazione.


All’appuntamento con le pratiche burocratiche preliminari non hanno risposto i soli Sante Ostuni, che non è riuscito a sistemare il motore della sua Osella Pa21 Jb in tempo per la gara, ed Enzo Concini, iscritto con una Ford Fiesta del gruppo Hst2. Gli altri 39 hanno risposto presente e domani alle ore 10,30, quando prenderà il via l’unica sessione di prove prevista, cominceranno a prendere confidenza con questa competizione. Chi elaborerà più velocemente le traiettorie migliori per affrontare curve e birillate godrà di qualche vantaggio.
Il pubblico vedrà sfrecciare, per ben quattro volte, big della specialità come Enrico Zandonà (Formula Reynard 883), Alessandro Zanoni (Kawasaki Gloria), Roman Gurschler (Fiat 500 Bmw), Kevin Lechner (Bmw M3), Roberto Zadra (Peugeot 106), Simone Broggio (Opel Corsa Gsi), Alfonso Dalsass (Citroen Saxo) e Rudi Bicciato (Mitsubishi).


Al termine di ciascuna manche la strada verrà aperta per qualche minuto al fine di consentire il transito di chi ha necessità di percorrere la strada, che sarà chiusa al traffico dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 17,30. Il pubblico potrà accedere al percorso gratuitamente.

 

L'Ufficio Stampa

 

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Domani le verifiche dello Slalom Val di Sole e in serata a Folgarida spazio al pasta party

 

Le verifiche tecniche e sportive in programma domani a Folgarida dalle ore 14 alle 19,30 apriranno il fine settimana dello Slalom Val di Sole, che porta per la prima volta le vetture progettate per la salita in questa zona del Trentino. Gli organizzatori della scuderia Adige Sport hanno trovato nel Comune di Dimaro Folgarida, nell'Apt Val di Sole e nelle Funivie Folgarida Marilleva dei partner entusiasti di lanciarsi in questa nuova avventura, tanto che per attirare l'attenzione dei turisti e della popolazione hanno organizzato un pasta party, ospitato sotto un tendone montato per l'occasione, che comincerà a funzionare dalle ore 20 di domani. La curiosità muove anche i piloti più performanti, dato che fra i 41 iscritti compaiono nomi come quello di Enrico Zandonà (Formula Reynard 883), Alessandro Zanoni (Kawasaki Gloria), Roman Gurschler (Fiat 500 Bmw), Kevin Lechner (Bmw M3), Daniele Cristofaro (Formula Arcobaleno) e Sante Ostuni (Osella Pa21 Jrb). Uno di loro scriverà il proprio nome sull'immacolato, per ora, albo d'oro.
Il tracciato è un po' più lungo, rispetto a quelli allestiti solitamente per queste gare, dato che misura quattro chilometri e conta cinque tornanti e 13 postazioni con i birilli. La gara assegna punti per il Trofeo Veneto Trentino, la cui classifica, dopo sette gare, vede davanti a tutti Simone Broggio, che precede Roman Gurschler, Filippo Gennari, Alessandro Zanoni, Roberto Zadra, Alfonso Dalsass e Marco Tessari. Questa manifestazione avrà anche l'onore di chiudere la stagione 2017 degli slalom trentini.

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Il nuovo Slalom di Dimaro e Folgarida rilancia la sfida fra Zandonà e Zanoni

La sfida si rinnova. Dopo essersi dati battaglia domenica scorsa sul Monte Bondone, molti dei protagonisti dello Slalom Sette Tornanti sono pronti a tornare in azione fra le brillate dello Slalom Val di Sole, in programma domenica fra Dimaro e Folgarida. Si tratta di una competizione nuova di zecca, che ha stimolato la curiosità di molti piloti, interessati a sperimentare il tracciato allestito dalla Scuderia Adige Sport, che ha trovato la collaborazione del Comune di Dimaro Folgarida, dell'Apt Val di Sole e delle Funivie Folgarida Marilleva, desiderosi di aggiungere un appuntamento motoristico ai tanti di altra natura proposti dall'estate solandra.


Tanto per fare qualche nome, saranno al via il re di questa specialità, reduce dal successo a Candriai, Enrico Zandonà con la Formula Reynard 883, poi Alessandro Zanoni, terzo sul Bondone, con la Kawasaki Gloria, Roman Gurschler, quinto, con la Fiat 500 Bmw, Kevin Lechner, decimo, con la Bmw M3 e Sante Ostuni con l'Osella Pa21 Jrb. Sette sono le vetture storiche, due quelle di gruppo RS, sette quelle di gruppo N, 14 quelle di gruppo A, quattro i prototipi. Scorrendo la lista nel gruppo A troviamo anche nomi come quello di Roberto Zadra (Peugeot 106), Simone Broggio (Opel Corsa Gsi), Alfonso Dalsass (Citroen Saxo) e Rudi Bicciato (Mitsubishi), un big del Civm. I 41 concorrenti saranno preceduti da una decina di vetture in parata e dall'apripista Fabrizio Ferrari con la Peugeot 207 S2000.

 


Il tracciato misura 4 chilometri e conta 5 tornanti e ben 13 postazioni birillate. Una gara lunga, dunque, che vivrà il suo prologo sabato, quando Folgarida ospiterà le verifiche tecnico – sportive, dalle 14 alle 19,30, poi un pasta party nel tendone allestito dagli operatori turistici, sotto il quale si potrà degustare la birra. Domenica le prove prenderanno il via alle 10,30, alle quali seguiranno le tre manche. Al termine di ciascuna la strada verrà aperta per qualche minuto al fine di consentire il transito di chi ha necessità di percorrere la strada, che sarà chiusa al traffico dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 17,30.

 

L'ufficio stampa 

Pegaso media

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Enrico Zandonà non perdona e serve il poker Sul podio anche Loda e l'esordiente Zanoni

 

Gli avversari, sempre più agguerriti, ci hanno provato anche questa volta a scalzarlo dalla vetta, ma Enrico Zandonà, con la propria Formula Reynard 883, fra le birillate dello Slalom Sette Tornanti ci si trova a meraviglia e anche quest’anno ha costretto gli altri a lottare unicamente per il secondo posto. Per non lasciare nulla al caso, ha fissato il miglior tempo in ciascuna delle tre manche della gara organizzata dalla Scuderia Trentina, imponendosi così per la quarta volta in cinque edizioni con il punteggio di 128,59, fissato nella seconda salita. Appassionante, alle sue spalle, la lotta per il secondo e il terzo posto, nobilitata da un lungo elenco di piloti e vetture molto performanti, che nel corso delle tre manche hanno stabilito tempi molto vicini fra loro. Alla fine a spuntarla e a conquistare la seconda piazza, è stato il bresciano Roberto Loda su Vst, già vincitore nel 2014, grazie al punteggio di 135,21, anche nel suo caso conquistato nella seconda salita, mentre il terzo è stato appannaggio dell’esordiente, in Bondone, Alessandro Zanoni, che con la sua Kawasaki Gloria ha conquistato 135,55 punti. Un gran bel risultato per il veronese, che in futuro potrà solo migliorare.


Sono rimasti giù dal podio il romagnolo Daniele Ravaioli (Giansoldati Yamaha Vst) e il meranese Roman Gurschler (Fiat 500 Bmw): i 137,75 punti del primo lo collocano vicinissimo a Zanoni, a dimostrazione di quanto i particolari abbiano fatto al differenza, i 137,76 del secondo gli hanno permesso di vincere l’agguerritissima concorrenza delle altre Fiat 500, ovvero quella motorizzata Suzuki di Stefano Repetto, sesto con 140,15 punti, quella motorizzata Suzuki di Marco Tessari , settimo con 143,36 punti, e quella motorizzata Kawasaki di Ronny Marchegger, undicesimo con 149,10 punti. Da sottolineare anche l’ottavo posto di Marco Riboni su Fiat 127 (146,41 punti) e il nono di Filippo Gennari su Renault Clio Rs (148,46 punti).
Non è stato della contesa, purtroppo, Sante Ostuni, che, complice la foratura di uno pneumatico, ha danneggiato l’Osella Pa 21 JB durante le prove del mattino e ha così dovuto alzare anzitempo bandiera bianca. Out anche Ivan Simone Pedrini (Fiat 126), che ha sbattuto durante la prima prova cronometrata.
Per quanto riguarda i gruppi, se Zandonà si è naturalmente imposto nell’E2 SS e Loda nel Vst, Gurschler ha vinto l’E2 SH e Riboni l’E1. L’altoatesino Kevin Lechner su Bmw M3 festeggia il successo nel gruppo A, precedendo Roberto Zadra (Peugeot 106) e Simone Broggio (Opel Corsa Gsi). Nel gruppo N si è imposto Cristian Grimaldi (Renault Clio Williams). Per quanto concerne le vetture storiche, successo di Ernesto Signorin (Renault Super 5 Turbo) con 170,31 punti, davanti a Marco Ognibeni (Volkswagen Golf Gti) con 170,87 punti. La gara di regolarità ha visto il successo di Vito Sandri su Lancia Fulvia HS.
Lo Slalom Sette Tornanti ha assegnato punti per il Trofeo Veneto Trentino, per la Coppa di prima e seconda zona e per il Trofeo d'Italia Nord. Applauditissimo dal folto pubbico presente lungo i 2,9 chilometri del tracciato, Christian Merli, che ha fatto da apripista e ha testato alcuni settaggi sulla sua Osella Fa 30 in vista delle prossime gare italiane ed europee.

 

 

Le parole dei protagonisti

«Questa è una delle gare che preferisco, – spiega il vincitore Enrico Zandonà – perché ci sono curve che si possono fare in “piena”, le birillate sono disposte perfettamente e i tornanti aumentano il divertimento. Il mio primo obiettivo era innanzitutto quello di terminarla, dato che quest’anno non ci ero mai riuscito, a causa di problemi elettronici e al motore, il fatto che sia arrivato anche il successo ci regala un po’ di morale in vista del finale di stagione. Puntavo a fissare un punteggio inferiore a 128, ma in alcuni punti la vettura scivolava un po’ e quindi non è stato possibile».
L’altro veronese finito sul podio, Alessandro Zanoni, si è goduto il fine settimana trentino. «Quando non si vince non si è mai pienamente soddisfatti, – dice – ma per essere la mia prima volta allo Slalom Sette Tornanti posso essere contento. Non conoscevo il tracciato e comunque sono stato preceduto da uno specialista come Loda, quindi nulla di strano. Zandonà, invece, era imprendibile, la sua vettura è più performante e lui è un vero specialista. Cercherò di rifarmi il prossimo anno. Intanto ci siamo goduti con la famiglia un weekend al fresco».
Daniele Cristofaro, primo dei trentini, si aspettava qualcosa di più del 13° posto: «In questa edizione avevo di fronte avversari dotati di vetture molto performanti, per cui sapevo che avrei faticato, però confidavo di salire un po’ di più in classifica. La terza manche, che era quella in cui stavo andando meglio, sono stato fermato dalla bandiera rossa e dopo esser ripartito avevo perso la concentrazione. Ci rifaremo in Val di Sole»

 

L'Ufficio Stampa

Pegaso Media

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Domani le verifiche dello Slalom Sette Tornanti Domenica Christian Merli apripista d'eccezione.

 

Per i 61 piloti iscritti allo Slalom Sette Tornanti sta arrivando il momento di accendere i motori, nella giornata di domani per le sole verifiche tecniche e sportive, in quella di domenica per cercare di realizzare il miglior punteggio lungo i 2,9 chilometri tracciati fra Sardagna e Candriai. Oltre al lignaggio dei driver iscritti, a rendere interessante l'appuntamento per il pubblico ci sarà anche una novità dell'ultima ora, ovvero la presenza di Christian Merli nelle vesti di apripista. Il leader del Campionato Europeo salirà verso Candriai per quattro volte, ovvero in occasione della ricognizione e poi delle tre prove, prima delle vetture in classifica, al volante della sua Osella Fa 30. Un'occasione per tenersi allenato su una delle parti più belle della Trento – Bondone e anche per testare alcune modifiche sulla propria vettura.


Per quanto attiene alla classifica, il favorito per il successo è il veronese Enrico Zandonà (Formula Reynard 883), già a segno tre volte su questo percorso, al quale daranno filo da torcere il bresciano Roberto Loda (Vst), il romagnolo Daniele Ravaioli (Vst), Sante Ostuni sull'Osella Pa21 Junior del Blue City Motorsport, Daniele Cristofaro (Formula Arcobaleno), Alessandro Zanoni (Gloria Kawasaki), Ronny Marchegger, Roman Gurschler, Marco Tessari e Stefano Repetto con le velocissime Fiat 500 motorizzate Kawasaki, Bmw e Suzuki, Marco Riboni (Fiat 127), Simone Broggio (Opel Corsa), Alfonso Dalsass (Citroen Saxo), Kevin Lechner (Bmw M3). C'è curiosità anche per la prima uscita di Luca Manera al volante della piccola Predator, così come per le tre vetture impegnate nella regolarità.

Le verifiche sportive e tecniche sono in programma domani dalle ore 13,30 alle ore 19 presso “Il Marinaio”, domenica le prove scatteranno alle ore 10. La strada provinciale sarà chiusa al transito ordinario dalle ore 7 alle ore 20.

L'Ufficio Stampa

Pegaso Media

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Oltre sessanta iscritti allo Slalom Sette Tornanti Sabato le verifiche, domenica start alle 10

 

Saranno oltre sessanta, domenica, i piloti che parteciperanno alla quinta edizione dello Slalom Sette Tornanti, organizzato dalla Scuderia Trentina. La gara assegnerà punti per il Trofeo Veneto Trentino, per la Coppa di prima e seconda zona e per il Trofeo d'Italia Nord. I piloti si sfideranno sul collaudato tracciato che comincia al chilometro numero 5 e termina al chilometro 7,9 della strada provinciale che porta da Sardagna a Candriai, per un totale di 2,9 chilometri attrezzati con dieci birillate, sette da 4 file e tre da 5 file.


A contendersi un posto sul podio assoluto e uno su quelli di gruppo ci saranno i migliori specialisti del Nord Italia, primo fra tutti il veronese Enrico Zandonà con la Formula Reynard 883, che questa gara l'ha già vinta tre volte. A cercare di impensierirlo ci proverà al solito il bresciano Roberto Loda con la Vst, che si è imposto nel 2014, il romagnolo Daniele Ravaioli, anch'egli su Vst, terzo nelle ultime due edizioni, i trentini Sante Ostuni su Osella Pa21 e Daniele Cristofaro su Formula Arcobaleno, Alessandro Zanoni su Formula Gloria Kawasaki, Ronny Marchegger, Roman Gurschler e Marco Tessari con le velocissime Fiat 500, Marco Riboni con la Fiat 127, Simone Broggio con l'Opel Corsa, Alfonso Dalsass con la Saxo, Kevin Lechner con la Bmw M3, Italio Pain su Fiat X1/9 e molti altri. La lista ufficiale degli iscritti sarà resa nota dalla Scuderia Trentina domani.

 


Quest'anno lo Slalom Sette Tornanti ospita per la prima volta anche una gara di regolarità, alla quale sono iscritte tre vetture, che dovranno raggiungere i punti di rilevazione all'orario prefissato, zigzagando fra le birillate.
Le verifiche sportive e tecniche sono in programma sabato dalle ore 13,30 alle ore 19 presso “Il Marinaio”, la direzione gara e le premiazioni saranno invece ospitate all'Hotel Arcadia di Candriai. Il pubblico potrà distribuirsi lungo il tracciato e godersi quattro manche, una di prova (alle ore 10) e tre ufficiali (a seguire), farà fede, al solito la migliore di ciascuna pilota.

 

L'Ufficio Stampa

Pegaso Media

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Mario Passanante e Raffaella De Alessandrini  portano al successo al loro Fiat 508C del 1938

 

La 32ª rievocazione storica della Stella Alpina si è conclusa con il successo di Mario Passanante e Raffella De Alessandrini, che si sono presentati in Trentino con una Fiat 508C del 1938, decisi a non lasciare spazio ad alcun avversario. L’abilità dell’equipaggio e il coefficiente garantito dall’età della vettura, unica anteguerra rimasta in gara dopo il forfait di Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli, che erano in gara con una Ford B Roadster del 1933, ha aperto la strada al primo loro successo in questa gara, che nelle due precedenti partecipazioni li aveva visti finire comunque sul podio. Nella classifica finale, che li premia a quota 357,57 penalità, il duo di Franciacorta Motori ha distanziato di 147,73 lunghezze un’altra coppia di alto livello composta da Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Triumph Tr2 del 1955, vincitori un anno fa: loro è comunque il successo nel raggruppamento 2. Al terzo posto, primi nel raggruppamento 5, sono Andrea Giacoppo e Daniela Grillone Tecioiu su Lancia Fulvia del 1972, che di penalità ne hanno raggranellate 731, seguiti da Paolo Salvetti e Bruno Spozio su Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1960, primi nel raggruppamento 4 con 833,12 penalità. La quinta piazza è stata invece appannaggio di Alessandro Gamberini e Federico Lanfranchi su Porsche 356 Sc del 1964, primi nel raggruppamento 4. Per quanto riguarda la Coppa delle Dame se l’è aggiudicata la coppia composta da Gabriella Carioni e Ornella Pietropaolo su Porsche 356 B. La 32ª rievocazione storica della Stella Alpina era aperta anche alle vetture moderne: in questa classifica si è imposto Mauro Trifero su Ferrari 456 M GT, che ha corso in solitaria (1.232 punti di penalità), precedendo Francesco Guilla e Felicia Crisafulli su Ferrari California T (1.595 punti).


Le classifiche finali sono il frutto di quattro giornate di gare, che da giovedì a domenica hanno portato i concorrenti prima sul Monte Bondone, poi nel Trentino occidentale, poi in quello orientale ed infine in Vallagarina e sugli Altopiani di Folgaria e Lavarone nelle giornata di oggi, chiusa dalle premiazioni alla Cantine Ferrari. Un “gran tour” che ha soddisfatto gli iscritti e gli organizzatori della Scuderia Trentina e di Canossa Events.
«Questa volta siamo venuti in Trentino con un unico obiettivo: vincere. – racconta Mario Passanante a fine gara – Nel mio albo d’oro questo alloro mancava. Aver portato qui una vettura anteguerra ha rappresentato ovviamente un bel vantaggio, visto che ve n’era solo un’altra iscritta, che fra il resto all’inizio della terza giornata di gara ha dovuto dare forfait».

 


Quali sono state le difficoltà maggiori? «Beh, con un'auto come questa affrontare tanti chilometri e così tante prove speciali non è semplice, dato che molti passaggi ho dovuto affrontarli in seconda marcia. Devo dire che la mia Fiat 508C si è comunque comportata bene, l’unica défaillance si è verificata ieri, quando ho rotto la cinghia, riparata nottetempo dal nostro meccanico, che devo ringraziare. Era solo la seconda gara affrontata con questa vettura, che sono riuscito ad acquistare e a sistemare da poco tempo, ma c'è già un grande feeling, anche perché l'avevo già usata con soddisfazione nel 2009, 2010 e 2011. La impiegherò anche al Gran Premio Nuvolari, senza rinunciare a gareggiare con la Fiat 1100, con la Autobianchi A112 e con la Fiat X1:9».
Soddisfatto anche Giordano Mozzi: «Il coefficiente ci ha un po' penalizzato - dice - ma abbiamo anche commesso qualche errorino di troppo, che ci ha impedito di rimanere più vicini al primo posto. Il secondo, comunque, ci va benissimo, perchè ci conferma ancora una volta sul podio di questa bellissima gara organizzata in maniera impeccabile. Adesso pensiamo alla Coppa d'Oro delle Dolomiti, per restare in tema».

 

L'Ufficio Stampa

PegasoMedia

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La seconda tappa della Stella Alpina non scalfisce il podio delle vetture storiche

 

 

Per la 32ª rievocazione storica della Stella Alpina quella di oggi è stata la giornata dedicata all'esplorazione del Trentino orientale. La seconda tappa ha infatti portato i concorrenti dapprima in Val di Non e in Val Venosta, poi di nuovo nelle Valli di Non e Sole, a Madonna di Campiglio e in Val Rendena, infine a Comano Terme, in Valle dei Laghi e a Trento: un totale di 291,5 chilometri con ben 46 prove cronometrate. Un tour decisamente suggestivo, soprattutto per i concorrenti meno abituati ad attraversare gli scenari proposti dalla Stella Alpina.


Tanti chilometri non sono comunque riusciti a scalfire, almeno per quanto riguarda le prime tre posizioni, la classifica generale delle vetture storiche, che vede ancora al comando la coppia Passanante - De Alessandrini su Fiat 508 C con 212,35 penalità, seguita da Fontanella - Covelli su Ford B Roadster (239,40 penalità), da Mozzi - Biacca su Triumph TR2 (313,10), da Giacoppo - Grillone Tecioiu su Lancia Fulvia (416,24), da Gamberini - Lanfranchi su Porsche 356 SC (424,76) e da Salvetti - Spozio su Alfa Romeo Giulietta Sprint (444,80). Per quanto invece riguarda le vetture moderne, guida la graduatoria provvisoria Trifero su Ferrari 456 M GT (684,00), seguito dalla coppia Guilla - Crisafulli su Ferrari California T (888,00).


Domani è in programma la terza tappa, che sposta il mirino dei concorrenti sul Trentino orientale. Si parte, al solito, da Trento alle 8,30, per poi dirigersi verso Levico Terme e Primolano, scartando poi verso Arsiero e Fonzaso, in provincia di Vicenza, per poi rientrare in Trentino, toccando Mezzano e San Martino di Castrozza. Da qui i concorrenti supereranno il Passo Rolle, scenderanno a Predazzo da Bellamonte e saliranno verso Moena e Canazei. Il punto più alto della giornata, Passo Sella, sarà la porta di accesso verso l'Alto Adige, ovvero Selva, Ortisei e Bolzano: qui, alle ore 16,40, le vetture verranno presentate alla città. Poi gli equipaggi faranno rientro a Trento, dove li attenderà la cena di gala al Muse.

 

L'Ufficio Stampa

PegasoMedia

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Le interviste ai protagonisti della gara
Faggioli: «Vettura semplicemente perfetta»

 

 

 

Simone Faggioli (1° classificato 67ª Trento-Bondone)
«La Trento-Bondone è una gara esigente, che richiede esperienza, duro lavoro e nessun errore alla guida. Non è facile rimanere concentrati per oltre 17 chilometri. Sabato abbiamo potuto affrontare una sola manche di prova, ma ci siamo concentrati, cercando di trovare la migliore messa a punto e ci siamo riusciti. Abbiamo apportato qualche piccola modifica e devo dire che in gara la macchina era perfetta. Se avessi commesso un errore, non me lo sarei perdonato, perché sapevo di avere una macchina in grado di portarmi al nuovo record. Ce l'ho fatta e sono felicissimo. Per me è l'ottava vittoria consecutiva, la nona in totale, come Mauro Nesti: aver raggiunto un mito come lui è incredibile. Questo successo mi serviva perché arriva in un momento per me difficile del campionato europeo. Non c'è nove senza dieci? Finché deciderò di correre verrò sempre qui alla Trento-Bondone. Una gara unica».

 

Christian Merli (2° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Sono contento, perché ho fatto registrare il mio miglior tempo di sempre alla Trento-Bondone, ma potenzialmente penso che lo avrei potuto abbassare ulteriormente. Nella seconda prova di ieri avrei dovuto testare delle modifiche, ma purtroppo la sessione è saltata. Siamo comunque dovuti intervenire perché nella parte finale del percorso la macchina pattinava parecchio sui tornanti. Un test in più alla vigilia ci avrebbe sicuramente aiutato a migliorare la performance: non a raggiungere il 9'00” di Fagglioli, ma quanto meno a stare più vicini. Cosa ci manca per vincere? La Trento-Bondone è una gara lenta, se non esci veloce dai tornanti perdi parecchio. La chiave è lì. Ora ho comunque due obiettivi importanti da raggiungere, la vittoria finale del campionato italiano ed europeo. Vado avanti gara dopo gara, soddisfatto di quanto sono riuscito a fare fino ad ora».

 

Diego Degasperi (3° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Il mio obiettivo era quello di scendere sotto i 10 minuti. L'ho sfiorato tante volte in passato e sembrava ci fosse una sorta di maledizione. Quando in prova ho fatto segnare 10'01” mi sono detto: con gomme nuove posso andare sotto i 9'50. Ho chiuso con 9'43” e, se non avessi trovato la macchina di Leogrande davanti a me, avrei forse potuto abbassare ulteriormente il mio tempo di un paio di secondi, ma va benissimo così. Ho corso con la vettura del campione europeo, provata due settimane fa, mai una volta in pista. Non potevo chiedere nulla di più. Voglio dedicare questo risultato alla mia famiglia, che mi supporta da 25 anni. Faggioli e Merli sono due professionisti, io sono un autodidatta a cui piacciono le sfide. Mi preparo bene fisicamente e non saprei cosa altro chiedere in futuro a questa gara. Nei prossimi anni cercherò di divertirmi».

Sante Ostuni (10° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Ho bruciato un interruttore in partenza, ma i meccanici sono stati bravissimi a riparare immediatamente il guasto. Ho provato a fare del mio meglio, anche se le gomme mi hanno un po' abbandonato nel finale. Il risultato è comunque buono e con una macchina nuova non potevo fare di più. L'Osella con cui ho gareggiato è la miglior vettura che abbia guidato finora e penso che me la terrò stretta».

Achille Lombardi (1° classificato gruppo CN)
«Alla fine di questo weekend, rimane soltanto la soddisfazione per i punti conquistati nella classifica del campionato italiano. Sabato ho sentito un battito al motore e quindi mi sono fermato prima di prendere il via alle prove. Abbiamo ultimato la macchina all'ultimo momento ed è pertanto normale che il set up non fosse eccezionale. Ho faticato a portarla al traguardo, ma l'importante era raccogliere punti per la classifica, anche perché a un certo punto ho visto il mio diretto concorrente Luca Ligato fermo a bordo strada. Ce la giocheremo fino alla fine: Luca è fortissimo ed è il futuro delle gare in salita».

Giorgio De Tisi (1° classificato gruppo A)
«L'anno scorso fui costretto a rinunciare alla Trento-Bondone a causa di problemi alla schiena. Volevo rifarmi e sono tornato più agguerrito che mai. Sono riuscito a far segnare il miglior tempo sia in prova sia in gara e quindi non posso che essere soddisfatto, anche se oggi è mancato il confronto diretto con il mio rivale Tiziano Nones, che ha toccato. Peccato. Sono arrivato lungo su un paio di curve, ma non ho fatto danni, quindi bene così. Quando si vince, poi, la gioia è sempre doppia».

Rudy Bicciato (2° classificato gruppo A)
«Se non sbaglio quello fatto registrare quest'anno è il mio secondo miglior tempo di sempre alla Trento-Bondone. Ho trovato una macchina sul percorso che mi ha fatto perdere qualche secondo, ma il risultato in termini di classifica non sarebbe cambiato. Sono contento della mia performance, perché l'età avanza ed è sempre più difficile confermarsi ad alto livello. La macchina ha risposto benissimo e non ho nulla da rimproverarmi. Penso sarà difficile ritrovare in futuro una Trento-Bondone con temperature e condizioni di asfalto ideali come quelle di quest'anno. È stata una giornata eccezionale per noi piloti. Sono contento che gli organizzatori abbiano visto ripagati i loro sforzi. Se lo meritano».

Stefano Nadalini (3° classificato gruppo A)
«Sono contento, perché era la prima volta per me con la Mitsubishi in una gara difficile come la Trento-Bondone. Non è facile mantenere la concentrazione per più di 10 minuti e tirare fuori tutto quello che hai. Ho fatto un buon tempo e sono salito sul podio: va benissimo così». 

 

Lucio Peruggini (1° classificato gruppo GT)
«Ho vinto, ma Ghezzi mi ha fatto sudare le proverbiali dieci camicie. Per me era la prima volta con la Ferrari GT3 e ho dato il 110%, sul percorso più bello e impegnativo d'Europa. Non aver potuto prendere parte alle prove di sabato non mi ha agevolato, ma per fortuna ho rivali-amici come Giorgio Ghezzi e Marco Cristoforetti, che mi hanno indicato i 5-6 punti chiave del percorso e spiegato come affrontarli. Ho seguito alla lettera le loro indicazioni e sono riuscito a fare un grande tempo. Devo ringraziarli: sono ottimi piloti e grandi persone. Hanno dato una splendida lezione di sportività».

Giuseppe Ghezzi (2° classificato gruppo GT)
«Ho fatto segnato un bellissimo tempo, 11'45”, e ho accusato un ritardo di soli 3” da Peruggini, campione europeo e re delle salite. Non potevo chiedere di meglio. Mi spiace che il mio amico Marco Cristoforetti non sia riuscito a finire la gara, perché guardando gli intertempi eravamo molto vicini e ne sarebbe uscita una battaglia bellissima. Alla viglia della gara sono andato a dormire pensando al tempo di 11'45” e sono riuscito a raggiungere il mio obiettivo. È stata una giornata memorabile, con un pubblico stupendo, come sempre».

Dario Baruchelli (4° classificato gruppo GT)
«È stata la prima volta per me con la Ferrari alla Trento-Bondone. Non è stato facile e ho commesso qualche errore, ma ne è uscito comunque un buon 11'02” e il secondo posto di classe alle spalle di Gaetani. La Ferrari è uno spettacolo da guidare e avrei potuto fare di meglio se non fossi arrivato lungo qualche volta di troppo in staccata. Come detto, però, all'esordio con questa macchina non potevo chiedere di meglio. Sono contento».

Antonino Migliuolo (1° classificato gruppo N)
«La Trento-Bondone è la gara di casa e ha sempre un sapore particolare. Fino a Sardagna sono andato veramente forte, facendo segnare degli intertempi inferiori rispetto a quelli delle prove. Purtroppo, poi, ho dovuto fare i conti con un problema elettronico, che ha provato il blocco dei differenziali e ha reso la guida più pericolosa. A quel punto, ho certo di arrivare al traguardo e il riscontro cronometrico finale è comunque buono. Quest'anno non sono riuscito a partecipare al campionato europeo in quanto la macchina non era pronta in tempo utile, l'intenzione è quella di parteciparvi l'anno prossimo. Intanto sono concentrato sull'Italiano, che ora dovrebbe vedermi al comando della classifica. Affronto gara per gara, sapendo di non poter sbagliare non avendo preso parte alle prime tre prove».

Gabriella Pedroni (2ª classificata gruppo N)
«Ci tenevo a vincere la gara di casa, ma ogni anno trovo qualche avversario che va più forte di me. Ci tenevo tanto, ma sono comunque contenta della mia prova e voglio ringraziare tutto il pubblico per il grande supporto. Purtroppo sabato in prova mi sono dovuta fermare per un problema alla macchina, che comunque ha potenziale e penso che il lavoro pagherà. Si è visto già oggi. Ho cambiato mezzo per partecipare al campionato europeo: l'anno prossimo vorrei provare a vincerlo».

Silvia Pintarelli (1ª classificata gruppo RS Plus)
«Sono contentissima del mio risultato, anche perché la vittoria di gruppo è arrivata nella gara di casa. Nel 2016 fui seconda, questa volta ho vinto: ci voleva. Lo scorso anno ho pagato un po' l'emozione, mentre oggi sono riuscita a rimanere concentrata. Posso rimproverarmi solo un piccolo dritto all'altezza di Candriai, avrei potuto abbassare il mio tempo di qualche secondo, ma per il resto non posso che essere soddisfatta. Ho guidato bene».

Giovanni Ambroso (1° classificato auto storiche)
«Sono soddisfattissimo. Le premesse non erano ottime, anche perché nelle prove di sabato avevo accusato problemi al cambio e anche di concentrazione. Sapevo di avere avversari agguerriti e per questo ho cercato di partire forte e di dare il massimo dall'inizio alla fine. In località Norge ho toccato con l'ala e l'ho quasi divelta. In un primo tempo pensavo addirittura di aver bucato. Ondeggiavo molto, ma sono riuscito a portare a termine la mia prova, cercando di rallentare nei punti più veloci e di fare velocità sui tornanti. È andata bene. L'anno prossimo tornerò sicuramente, ma non so se ancora con le auto storiche. C'è un nuovo progetto: vedremo».

Annamaria Fuganti
«Ho provato un'emozione grandissima e per me partecipare alla Trento-Bondone è stato un bel regalo. Sono sicura che mio papà mi ha accompagnato su ogni curva, ogni tornante. Non ho preso la bandiera blu e quindi ho raggiunto il mio obiettivo. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato, seguito e incoraggiato, tutti quelli che hanno capito l'importanza che aveva per me questo progetto. La Trento-Bondone è stata la mia terza gara in assoluto e per il futuro vedremo: se deciderò di proseguire su questa strada, prima cercherò di studiare. Com'è il parco chiuso visto da pilota? L'ho vissuto e visto da figlia più che da pilota: lacrime su lacrime, ricordando le tante esperienze fatte in passato assieme a papà».

 

L'Ufficio Stampa 

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Sono 237 i piloti "verificati" questo pomeriggio

Domani le prove della 67ª Trento - Bondone

Saranno 237 i piloti che domani affronteranno le due sessioni di prova chiamate ad aprire il weekend della 67ª Trento – Bondone, regina delle cronoscalate. Alle verifiche tecniche e sportive, che si sono svolte questo pomeriggio in Piazza Dante, non si sono presentati otto piloti, quattro iscritti alla gara riservate alle vetture storiche e quattro che avrebbero dovuto correre con auto moderne, ovvero il re degli slalom Enrico Zandonà (Formula Reynard 883 di gruppo E2SS), Marco Iacoangeli (Bmw Z4 Gt di gruppo E2SH), Giorgio Alberto Leporati (Ford Fiesta di gruppo E2) e Lukas Vojacek (Subaru Impreza di gruppo A). Numerosi anche i cambi di gruppo e di classe decise dai giudici. L’elenco dei partenti annovera quindi 176 vetture moderne e 61 storiche.
Ora tutta l’attenzione va ai test di domani, che prenderanno il via alle ore 9, con chiusura della strada a partire dalle ore 8. C’è grande attesa intorno al duello fra Simone Faggioli e il leader del Civm Christian Merli, determinato a violare il proprio tabù, chiamato Trento – Bondone. Se il secondo ha la “fame” di chi non ha mai occupato il gradino più alto del podio, il primo ha il pungolo di chi ha la possibilità di entrare nel mito: con un altro successo il driver toscano affiancherebbe Mauro Nesti a quota nove successi. Terenzio Testoni, activity manager Pirelli, che fornisce le coperture a Faggioli, lo ha ribadito: «La Trento - Bondone è una di quelle gare che vale una stagione e stavolta è veramente qualcosa di speciale per Simone, che ha la possibilità di compiere qualcosa di leggendario».
Oltre a loro ringhiano risoluti anche Diego Degasperi, che per l’occasione ha lasciato la Lola Honda F3 per salire su una velocissima Osella Fa 30 Zytek, Francesco Leogrande (Wolf Gb08) e Federico Liber (Gloria C8P Evo): uno di loro, domenica, potrebbe salire sul podio, regalandosi uno scatto fotografico che vale una carriera.


Nel gruppo E2SS troviamo altri piloti di casa, come Gino Pedrotti (Formula Renault), Luca Mazzalai (per la prima volta sulla Lola Home Opel), nel gruppo E2SC Thomas Pedrini (Radical Prosport), Matteo Moratelli (Osella PA21) e Sante Ostuni (Osella PA21),
Per il gruppo CN adesso il duello si fa molto ravvicinato tra le Osella PA 21 Evo del leader calabrese Luca Ligato e del lucano Achille Lombardi, vincitore ad Ascoli. Tra le presenze abituali dell’europeo ci sono anche Marco Capucci e Stefano Crespi sulla PA 21 Evo. Particolarmente affollato il gruppo GT, dove il leader tricolore Lucio Peruggini (Ferrari 458 GT3) troverà sulla sua strada Marco Cristoforetti (Porsche 997), che giova in casa, il toscano Guido Sgheri anche lui su Porsche, come Sebastiano Frijo sulla 997 GT Cup. In gruppo E1 occhi puntati su Roberto Di Giuseppe (Alfa Romeo 155 GTA), con motori da oltre 3000 cc in gara anche Nicola e Claudio Zucol, Giuseppe Zarpellon, tutti su Bmw, come Michele Massaro in classe 3000.
Nel gruppo A occasione preziosa per l’altoatesino Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer) per guadagnare punti in classifica dopo aver ritardato l’esordio nel Civm. Sempre in oltre 3000 Stefano Nadalini sarà al volante della versione EVO 8 della Mitsubishi Lancer (che era di Gabriella Pedroni), dopo il secondo posto di classe ad Ascoli. Due Ford WRC per altrettanti noti rallisti di casa, sempre grandi protagonisti al Bondone, come Tiziano Nones e Giorgio De Tisi, rispettivamente sulla Focus e sulla Fiesta, che faranno al solito divertire il pubblico.


In gruppo N Antonino Migliuolo, dopo il successo ad Ascoli, spera di aver risolto i problemi al motore della Mitsubishi Lancer EVO per dare l'assalto, in casa, alla vetta, ma sulla versione Evo X della “Mitsu” difenderà la posizione l’esperto veneto Lino Vardanega. La lady di casa Gabriella Pedroni, campione di gruppo A 2016, continua la caccia alla Coppa Dame ed ai punti europei sulla Mitsubishi Lancer.
È importante ricordare che quest’anno l’accesso al percorso è a pagamento anche nella giornata delle prove. Il biglietto, valido, per due giornate, costa 20 euro.

 

L'Ufficio Stampa

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