Print this page

“I PROTAGONISTI RACCONTANO”: ESPERIENZE, ANEDDOTI E CURIOSITA’ NELL’INCONTRO CON I PILOTI CHE HANNO DISPUTATO LA SAN GIUSTINO-BOCCA TRABARIA NELLA SEDE DELLA MOSTRA DEDICATA ALLA CRONOSCALATA AUTOMOBILISTICA

 

 

Ultimi giorni di allestimento, al cinema teatro Astra di San Giustino, per la mostra “Un profumo di benzina… mai svanito”, dedicata ai 50 anni dalla prima edizione della cronoscalata automobilistica San Giustino-Bocca Trabaria e organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Melisciano Corse con il patrocinio dell’amministrazione comunale. Il gran finale dell’esposizione - che contiene foto, video, coppe e trofei vinti dai piloti e inserti con risultati cronometrici e articoli di stampa – arriva in coincidenza con “Sapori e Mestieri – Brisce de Corposano”, la manifestazione d’autunno che animerà San Giustino nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 ottobre, anche se la visita sarà possibile tutti i giorni dalle 16 alle 20 e il venerdì e il sabato dalle 16 alle 22. Intanto, nella mattinata di domenica 13 ottobre diversi piloti ed ex piloti che hanno disputato la San Giustino-Bocca Trabaria si sono ritrovati al cinema teatro Astra per l’iniziativa “I protagonisti raccontano”, introdotta dal saluto del vicesindaco Elisa Mancini. Assente fisicamente a causa dell’influenza, l’aretino Mauro Braconi ha comunque partecipato attraverso un collegamento telefonico, ricordando i secondi e i terzi posti conquistati a Bocca Trabaria in un periodo nel quale erano Mauro Nesti ed Ezio Baribbi a dominare la scena, anche se il lotto dei piloti forti era alquanto nutrito. Molto gradita la presenza di Roberto Brenti e della moglie Miriam Compagnoni, venuti da Bibbiena e protagonisti nella cronoscalata: Brenti vi ha ottenuto anche assoluti gruppo, mentre la Compagnoni è stata una delle pochissime donne a ottenere un piazzamenti di prestigio (seconda in classe 1000 del gruppo 1 nel 1977 con la A112, proprio dietro al marito).

 

 

Oltre all’esperienza sul piano tecnico-agonistico, raccontata mentre scorrevano le immagini di repertorio della gara, sono venuti a galla simpatici aneddoti, curiosità e rivolti goliardici che poi costituivano il vero motivo di questo incontro; c’erano il tifernate Mario Mariotti, il biturgense Valerio Mercati; la signora Irene, vedova di Odoacre Chieli, Artemio Bianchi e Mauro Polcri; c’erano poi Fausto Del Bene e Alfredo Cerrini, rispettivamente sindaco e vicesindaco negli anni ’80 e Luciana Veschi, figlia di Giuliano e nipote dello sfortunato Ciano (morto in un incidente stradale mentre provava l’auto proprio alla vigilia della prima edizione), che ha ricordato le figure del padre e dello zio, due fra i fondatori della gara. Nella parte finale è stato chiamato Natale Massi, il sangiustinese che ha ottenuto il miglior piazzamento nella Bocca Trabaria con un settimo posto assoluto nel 1970 al volante della De Santis, una vettura formula. Assieme a lui, Saverio Lorenzetti in rappresentanza degli ufficiali di gara, ma artefice – assieme a Fulvio Zoppis, Carlo Cifariello e allo stesso Natale Massi – della realizzazione dell’unico prototipo per anni costruito in Umbria: la Cmz, che a Bocca Trabaria ha corso nel 1972 con al volante Zoppis. Una foto ricordo sul palcoscenico e il buffet hanno degnamente chiuso una mattinata nella quale non sono mancate nemmeno punte di nostalgia e anche di commozione, oltre che di entusiasmo.    

San Giustino, 17 ottobre 2019

Paolo Rignanese