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MINI CHALLENGE: ALESSIO ALCIDI CHIUDE CON UN ALTRO PODIO E CON IL TERZO POSTO FINALE NELLA “PRO”. ANCORA UNA GIORNATA STORTA PER GABRIELE GIORGI E SECONDO POSTO PER ALESSANDRO ALCIDI NELLA GARA DELLA “LITE”

 

 

 

MONZA - Alessio Alcidi conserva la terza posizione finale nella categoria “Pro” e per Gabriele Giorgi un’altra tappa non certo fortunata, a corollario di una stagione che già non era nata per lui sotto una buona stella. Questi i verdetti per i due piloti della Speed Motor nell’ultima tappa del Mini Challenge 2018 all’Autodromo Nazionale di Monza, dove le due gare sono state entrambe disputate nella giornata di sabato 6 ottobre. Nella prima, con il titolo già nelle mani di Gustavo Sandrucci, le Mini John Cooper Works di Alcidi (Mini Roma by Caal Racing) e di Giorgi (Pro.motorsport e Autoeur Firenze) partono con l’ottavo e il nono tempo, ma Alcidi guadagna subito la quinta piazza e Giorgi l’ottava perché Zanin finisce lungo; lo stesso Giorgi supera Zarpellon - il pilota che può insidiare la terza piazza finale ad Alcidi - e sale al settimo posto, mentre Alcidi si ritrova a proseguire la corsa con il diffusore posteriore staccato, anche se diventa quarto per l’errore di Rangoni, che va dritto alla variante per poi superare di nuovo il tuderte. Sandrucci, non pago della sua vittoria, sopravanza Torelli a quasi 12’ dal termine e intanto Giorgi e Silvestrini finiscono “under investigation” per un contatto; peraltro, Giorgi subisce anche una penalizzazione di 5” per essere andato con le ruote fuori pista. Il finale è incandescente: Torelli e Sandrucci si toccano e il secondo è out, Zanin è davanti ma ci sono i 5” da scontare e allora è Rangoni, che taglia il traguardo per secondo, a essere decretato vincitore davanti a Torelli e ad Alcidi, che dunque sale sul podio; seguono Ferraro, Zanin (per effetto della penalità) e Giorgi, che chiude sesto. Nel pomeriggio, gara 2 prende il via con l’asfalto ancora bagnato che va lentamente asciugandosi e che gioca subito un brutto scherzo a Giorgi, finito dritto alla variante; rientra in quinta posizione con Alcidi dietro di lui e i due salgono poi di una posizione. Ancora Giorgi va lungo alla variante dopo 8’; sono in diversi a tagliare le varianti, a causa principalmente del fondo umido e fra questi c’è anche Charlie Cooper, nipote di John e pilota trasparente, che è protagonista in testa nelle battute iniziali. Alcidi, che invece esegue correttamente le traiettorie, incappa in un contatto da brivido con Silvestrini a 9’ dall’epilogo e dopo la serie di tagli da parte degli altri concorrenti scende al settimo posto; Giorgi, quarto a 7’30”, deve però fare i conti con una penalità di 5”, nonostante il terzo posto guadagnato quando il count-down segna -6’; a questo punto, un contatto con la vettura di Cooper costringe il fiorentino a rientrare ai box e la sua gara è così compromessa a meno di 4 minuti dalla conclusione. Nel finale, le posizioni sono consolidate: a vincere è Torelli davanti a Zanin, Zarpellon, Cooper (passato in extremis da Zarpellon) e Alcidi, ma Cooper viene penalizzato e Alcidi è dunque quarto; nessun problema per il mantenimento definitivo del terzo posto in classifica generale. A Monza, nella categoria “Lite”, era di nuovo presente anche Alessandro Alcidi, fratello più giovane di Alessio, che ha gareggiato soltanto al mattino, poiché divideva la stessa vettura con Marco Santamaria; in avvio, Alessandro Alcidi era davanti a tutti, poi è incappato in un tocco con Bagnasco (vincitore del titolo) che gli ha fatto perdere la leadership; ha comunque ottenuto un eccellente secondo posto alle spalle di Simone Melatini. “Una gara 2 falsata nel risultato – ha commentato Alessio Alcidiperché era inutile che facessi il giro più veloce e guadagnassi oltre un secondo se poi qualcuno tagliava le varianti e recuperava 100 metri. Penso di essere stato uno dei pochi ad aver sempre seguito la giusta traiettoria”. Si conclude un’altra stagione di Mini Challenge con il terzo posto finale; risultato soddisfacente? “Personalmente sì, perché quest’anno il livello del monomarca era ulteriormente salito con gli ingressi di Sandrucci e Torelli, però sono sempre stato lì con loro e con gli altri protagonisti. Non solo: a parte il “Paul Ricard”, nelle altre tappe sono sempre salito sul podio in almeno una gara e a Misano e al Mugello ho pure vinto. C’è semmai un po’ di rammarico, ma verso me stesso: sono notoriamente critico nei miei confronti e allora dico che in un paio di circostanze non sono stato all’altezza della vettura, nel senso che non l’ho sfruttata a dovere nelle sue potenzialità. Permettemi infine un ringraziamento particolare a Mini Roma by Caal Racing e alla Speed Motor per l’assistenza totale che mi hanno garantito: se siamo qui a parlare di un eccellente terzo posto, lo si deve al proficuo lavoro di squadra che è stato compiuto”. Ancora un boccone amaro, l’ennesimo da ingoiare, per Gabriele Giorgi: “Ho ricevuto in gara 2 una botta sulla ruota dalla macchina di Cooper, che ha provocato la rottura di un portamozzo della sospensione e mi sono dovuto ritirare. Come si può notare, non è cambiato niente nemmeno stavolta: il capitolo 2018 si è chiuso, per cui non dobbiamo fare altro che “resettare” e aprirne un altro con la speranza che sia diverso”.

 

7 ottobre 2018

 

 

Ufficio stampa

Paolo Rignanese