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  Coppa Faro- Viaggio nella memoria

 

 

Proviamo a ricostruire con alcuni cenni storici le precedenti edizioni della “Coppa Faro”. Una storia breve ma comunque intensa, ricavata dalle rare e sintetiche memorie sulla stampa e pubblicazioni varie, a carattere prevalentemente locale, in epoca mediatica ancora “primordiale”, quindi ci scusiamo per involontarie imprecisioni ed omissioni. La prima edizione venne disputata nel 1950, intitolata “Coppa Camera di Commercio”. Al via si presentarono diversi piloti di Pesaro e Fano, oltre che dalle altre città marchigiane, pronti come in una specie di derby calcistico ad emulare le gesta dei più celebri pesaresi, Dorino Serafini e Giorgio Cecchini, “professionisti” del volante. La vittoria andò al fanese Enrico Adanti con la Fiat Stanguellini 1.100, seguito da Amleto Boattini, Fiat 1.110 e Cellino Mazza, Alfa Romeo. Lotta al fulmicotone nella affollata Classe “750”, dove il pronostico era diviso fra Mattioli e Maroccini, reduci dalla Mille Miglia, entrambi al volante della piccola belva Fiat “Siata Sport”. Invece a causa di problemi di motore per Mattioli, ed un testa coda al tornante di Villa Paradiso per Maroccini, la vittoria andò alla “Simonetta” vettura tutta made in Pesaro progettata da Domenico Benelli con al volante una tantum il giovane Tarquinio Gennari, che prevalse anche sul veloce Vici al volante di una performante “Berlinetta” ultra aerodinamica con la quale si era ben comportato alla recente Mille Miglia. Di rilievo anche la prestazione del giovanissimo Luigi Serafini, “spinto” dall’omonimia con il celebre Dorino, il pesarese oltre a vincere la Categoria Turismo, Classe oltre 1.100 cc, piazzò la sua Lancia Aprilia al quarto posto assoluto, precedendo diverse vetture della più potente Categoria Sport.

 

Coppa Faro 1970

Dopo un’attesa di 20 anni, i bolidi ritornano a rombare sulla Panoramica San Bartolo nel week end del 27-28 maggio 1970, un’edizione rinnovata nel “titolo” - Coppa Faro- con un carattere più nazionale che richiamò a sfidarsi sui tornanti della “Panoramica”, a differenza della prima -Coppa Camera di Commercio-, oltre 70 piloti provenienti da tutta Italia. L’evolversi naturale nella produzione automobilistica nel così detto “boom” economico degli anni ’60 e ’70, si trasferì anche nelle corse, con la progettazione di nuove e potenti vetture Sport e Prototipi, che affiancandosi alle Turismo e Gran Turismo “preparate” per le gare, costituivano un parco macchine di rilievo nelle competizioni. Molte di queste vetture si potranno ammirare in questa nuova edizione “moderna” della Coppa Faro. Tornando al 1970, difronte ad un folto pubblico che prese d’assalto i terrapieni lungo il percorso, la vittoria andò alla Ferrari “Dino” barchetta dello specialista siciliano Pietro Lo Piccolo, che precedette la sorprendente B.M.W. 2002 TI di Dolcetti, mentre sul terzo gradino del podio salì Francesco Migliarini con la Porsche 911. Lo Piccolo, scomparso da pochi anni è stato uno dei più grandi interpreti delle corse in salita di quegli anni, vincitore di numerose gare in salita e autore di brillanti prestazioni alla “sua” Targa Florio. L’edizione della Coppa Faro del 1970, è stata riassunta in un filmato dell’operatore Roy Pagliacci, ed è visibile sul canale YouTube cliccando: Coppa Faro –Roy dpg-.

 

Coppa Faro 2018        

La Coppa Faro 2018, è nata da un’idea del pilota pesarese Alessandro Rinolfi, plurititolato campione italiano di Auto Storiche, in pista ed in salita e realizzata grazie alla collaborazione della “P&G Racing” Società specializzata in eventi motoristici. Appoggiata con entusiasmo dal Comune di Pesaro, sotto l’egida del marchio “We Pesaro”, città europea dello sport, dall’ Ente Parco Naturale San Bartolo, dalla Provincia di Pesaro-Urbino, dall’Assessorato al Benessere del Comune e dal Rotary Club “Rossini”. Con altrettanta passione hanno dato il loro patrocinio le tre realtà motoristiche pesaresi legate al mondo dei motori: ACI Pesaro-Urbino, il Moto Club Tonino Benelli e la neonata associazione “Terra di Piloti e Motori”, creata per celebrare e diffondere l’importante tradizione motoristica pesarese.

 

Ufficio Stampa

Roberto Saguatti