UNA CASTELLANA IN FOTOCOPIA PER MANCIN
La trasferta ad Orvieto non porta l'esito sperato al pilota di Rivà, nuovamente terzo di classe ma con tanti rimpianti.

Rivà (RO), 30 Settembre 2025 – Doveva essere una Cronoscalata della Castellana in rilancio ed invece il fine settimana ad Orvieto non ha cambiato di molto quanto vissuto nel bellunese da un Michele Mancin che, pur salendo nuovamente sul podio, ha parecchio da recriminare.
Sceso in campo da terza forza nella GT Super Cup di prima divisione, guardando alla provvisoria del Campionato Italiano Velocità Montagna nord, il pilota di Rivà, durante la prima prova, accusava il cedimento di una turbina sulla Ferrari 488 Challenge Evo di Gaetani Racing.
Il Sabato si chiudeva quindi in anticipo con lo staff del team di San Giorgio delle Pertiche chiamato agli straordinari per consentire al loro portacolori di riprendere il cammino.
“Eravamo partiti carichi e preparati” – racconta Mancin – “ma la sorte ci ha giocato un brutto scherzo con il cedimento della turbina sinistra, a tre quarti dal termine della prima prova. I ragazzi di Gaetani Racing hanno lavorato fino alla mezzanotte del Sabato, puntando a farmi ripartire alla Domenica, quindi non posso che essere loro grato. Il weekend era partito male.”
Ancora più rocambolesco l'esito di gara 1, alla Domenica mattina, con il polesano che chiudeva in quarta piazza di gruppo ed in terza di classe, incassando quasi ventuno secondi dal migliore.
“La voglia di fare bene era tanta” – aggiunge Mancin – “e sono partito con il coltello tra i denti ma tutto si è deciso nella chicane. Ho incontrato un auto ferma in mezzo alla strada, quella di Bellin, e mi sono dovuto fermare per aspettare che si liberasse lo spazio. Mi aspettavo l'esposizione di una bandiera rossa ma, dopo due o tre postazioni a seguire, questa non arrivava. A quel punto ho continuato a proseguire verso l'arrivo ma, nonostante le nostre richieste di spiegazioni, in direzione gara non ne hanno voluto sapere. Non aggiungo altro.”
Con ancora una sola manche da disputare l'obiettivo era quello di limitare i danni e di mantenere a bada il nervosismo ma una lunga attesa, sulla linea di partenza, abbassava il livello di concentrazione di un Mancin che, a quel punto, contava solo sul chiudere il weekend.
Il quarto posto in gruppo GT in gara 2, a mezzo secondo dal podio, ed il terzo in classe non possono essere accolti con gioia, viste le premesse di una due giorni tutta all'attacco.
“Sono stato fermo una vita in allineamento” – conclude Mancin – “e, quando mi capitano queste situazioni, non riesco a rimanere focalizzato per così tanto tempo. Dopo trenta o quaranta minuti di attesa la mia concentrazione se ne va. Alcuni piccoli errori mi hanno fatto perdere tempo ma ho puntato solamente ad evitare danni, chiudendo con un risultato decoroso. Resta la magra consolazione, guardando gli intertempi del primo settore in gara 1, di aver avuto il potenziale per stare al passo di D'Angelo. Abbiamo buttato via una gran bella occasione qui.”
immagine a cura di Giuseppe Rainieri
