RALLY DI TAORMINA SHOW PER PIETRO IMBRO’
All’esordio sull’ iconica Lancia Delta Integrale del 1990, l’esponente del Team JRT e l’ottimo navigatore Maurizio Corso, hanno centrato una doppia vittoria di classe e raggruppamento ed uno scintillante secondo posto assoluto fra le Storiche. La cronaca.
TAORMINA (ME)- Il talento ed il sudore li ha messi lui, mentre la macchina Mario Imbro’ ed il motor team invece, il fidato socio di sempre Manuel D’Antoni, lui fresco detentore di un traguardo tricolore in salita. Questa valida associazione a competere di stampo agonistico, ha raccolto un grandissimo risultato agli scacchi del Rally di Taormina, centrando contemporaneamente la vittoria della classe J2 >2000 cc, il trono del gruppo ed una memorabile seconda posizione generale, pur al debutto assoluto su una macchina tanto importante ed impegnativa a livello storico come la leggendaria Regina dei Rally. Imbro’ conosceva già le strade della sfida del Taormina, ma le sue coordinate mentali gli sono servite assai meno del solito perché non aveva riferimenti particolarmente utili, avendolo corso in passato con macchine molto molto diverse e non avendo disputato nessuna prova precedente, neanche un metro, al volante della celebre compatta di Mamma Lancia. Un aspetto, questo in particolare, che ha veramente dato lustro e spessore alla prestazione di Pietro Imbro’ al Rally di Taormina: salire “al buio” su una macchina dall’ impatto emotivo “ingombrante” come la Delta, complessa e ben diversa da domare com’ è una macchina di ben 34 anni fa, da riportare integra nel garage di casa prima che trionfalmente al traguardo, è stato un duplice sforzo mentale ed agonistico di assoluto rilievo, adempiuto al meglio dal giovane asso del Junior Racing Team, un progetto condiviso con Manuel D’Antoni. Il pilota siculo ha sferrato l’ultima zampata vincendo la prova speciale conclusiva del roster, la Misserio-Savoca: una tappa prima veloce, poi strettissima ed a seguire meno angusta ma particolarmente tecnica. La Delta ha stupito Imbro’ per la generosa coppia motrice anche ai bassi regimi, per la velocità del cambio, per la performante spaziatura dei rapporti, al prezzo però di una durezza fisica per essere condotta, davvero sconosciuta alle auto moderne. Se le dai i giusti input insomma, la leggendaria Lady a trazione integrale ti scaraventa fuori dalle curve come un razzo, ma è impegnativa ai comandi e va addomesticata per gradi, riuscendo a darle del Tu solo dopo averla decifrata col rispetto e la riverenza che una macchina con questo alone di successi e storia, inevitabilmente provoca. Nella seconda prova speciale, quella Show, arrivava anche un testacoda: normalissima amministrazione quando si vuole salire di ritmo con una macchina assolutamente inedita e molto più difficile e stancante da cercare di guidare al limite, di una più “commestibile” Rally4 contemporanea. Ringraziamenti dovuti vanno ai preziosi sponsor: Meg Trading di Endine Gaiano, STT Mangiagli, Coba Alluminiò, Rangers del fuoco, Mondo grafica ed Eventi in diretta. Menzione dovuta anche ai professionisti dell’assetto della Delta Car ed a quelli dell’ Elettronica Crisafulli. Pietro Imbro’ e’ meritatamente soddisfatto di se’ stesso, per aver centrato una prestazione tanto importante in una gara molto ambita e partecipata, chiusa al meglio dopo aver fronteggiato tutti gli aspetti tecnici ed emotivi evidenziati prima. Grazie speciale a Manuel D’Antoni, a Sebi ed alla sua famiglia, assolutamente imprescindibile per la sua vita agonistica.
di Francesco Romeo