Un percorso difficile anche nel Delta Tribute.
Al quinto posto, un passo indietro rispetto allo scorso anno, Tamara Molinaro, che ha pagato pesantemente l’aver dovuto scartare il punteggio della prima prova, disputata ancora in condizioni di non eccessivo bagnato, a causa di un testacoda. L’ex campionessa italiana si è però presa la grande soddisfazione di aggiudicarsi il “Delta Tribute”, una gara non cronometrata disputata al volante di una Lancia Delta del Jolly Autosport (nella foto sotto), volta a premiare il miglior pilota che, a giudizio della speciale giuria presieduta da Cesare Fiorio, per stile e fluidità di guida affrontava uno dei tratti più difficili e tecnici del percorso. Il “bonus” acquisito da Tamara Molinaro si è rivelato determinante ai fini della classifica finale, tanto da permetterle di sopravanzare Battaglin di poco più di un secondo. Solo il settimo posto finale per il tanto atteso Harri Toivonen, che non avendo mai guidato prima una Skoda Fabia R5 non è mai riuscito a trovare il giusto feeling con la vettura, complice soprattutto anche il pantano, o meglio acquitrino, che è stata la caratteristica di molti tratti del percorso, a causa della pioggia caduta per tutto il weekend. Il fondo estremamente viscido è stata la maggiore difficoltà per i piloti ed ha provocato una selezione che ha impedito eventuali rimonte. Nel contempo è emersa la sensibilità di guida dei migliori, soprattutto di Crugnola e Aghini, che sino all’ultima prova si sono contesi il successo finale. Crugnola si è dimostrato il migliore, tanto da aggiudicarsi tutte le quattro prove.
|