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Salvatore Taronno

Salvatore Taronno

Ricordi e grandi emozioni nel DRM Revival che ha debuttato a Imola in concomitanza con il DTM

  • I tesori automobilistici resistono al caldo di Imola
  • La leggendaria Ford Zakspeed Capri Turbo domina facilmente le due gare con le vittorie dei Mücke padre e figlio
  • Sul podio si ritrovano Stefan Mücke e Otto Rensing, due ex piloti DTM.
  • Lo svizzero Kammermann si conferma il miglior pilota di una BMW M1
  • L’entusiasmo ha anche provocato collisioni tra i gioielli in pista

21 giugno 2022. Lo scorso fine settimana hanno debuttato a Imola le storiche auto da corsa della Deutsche Rennsport-Meisterschaft (DRM), il campionato che si correva in Germania negli anni '70, dando l’avvio alla DTM Classic DRM Cup, che si correrà quest’anno in concomitanza con alcuni round del DTM.

Molto ammirati i pregevoli esemplari che hanno corso le due gare dando anche spettacolo nonostante le temperature di ben oltre i 30 gradi. Indiscutibile il dominio prestazionale della Ford Zakspeed Capri Turbo Gruppo 5, un'auto leggendaria che ha ottenuto a Imola due vittorie impeccabili, sabato con Peter Mücke al volante e domenica con il figlio Stefan. Secondo posto in entrambe le gare per lo svizzero Michael Kammermann con la sua bellissima BMW M1. Tutti i piloti hanno apprezzato l'impegnativo tracciato dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, qualcuno l’ha definita: “un sogno” e "una bellissima pista", che ha accresciuto la gioia e l’entusiasmo dei concorrenti.

Gara 1

In gara 1 l'olandese Donald Molenaar con la sua rara Alfa Romeo Montreal Gruppo 4 e Jürgen Adi Schumann con la BMW 635 CSi si sono purtroppo scontrati nel primo giro terminando precocemente il loro weekend sportivo. Dalla prima fila della griglia, Kammermann aveva inizialmente preso il comando mentre Peter Mücke si impegnava in una gara di recupero, essendo partito dalla undicesima posizione a causa di una penalità nel corso delle qualifiche. Già al quarto giro, Mücke prendeva il comando ampliando il suo distacco nei giri successivi. Un piccolo errore alle Acque Minerali lo ha poi indotto a rallentare un po’ ma alla fine ha vinto con ampio margine sugli inseguitori.

Gara 2

In gara 2 Otto Rensing, pilota DTM con la BMW M3 nel 1991, subito dopo la partenza, alla chicane, mandava la sua Porsche in collisione con la BMW M1 di Ronny Scheer, che si inclinava su due ruote evitando in extremis il ribaltamento, ma non il ritiro. Rensing riusciva invece a continuare e a terminare la gara al terzo posto. Nel frattempo Stefan Mücke con la sua Ford Capri Zakspeed proseguiva la sua cavalcata solitaria in prima posizione fino al traguardo, seguito dalla BMW M1 di Kammermann che è giunta seconda con un distacco di 1’24.598.  Dopo il ritiro tardivo di Hans-Ulrich Kainziger con la Porsche 3.0 RSR, Marco Wagner è arrivato quarto con la BMW M1 Gruppo 5, mentre Philipp Kennewell con BMW 3.0 CSL si è classificato quinto. Ute Schreiber, unica pilota donna in campo, ha portato la sua Alfa Romeo 1750 GT-Am al 13° posto.

Il DTM Classic DRM Cup proseguirà con il secondo round al Nürburgring dal 26 al 28 agosto. Mentre le ex vetture DTM dal 1984 al 2007 saranno tra quindici giorni al Norisring, il tradizionale circuito cittadino di Norimberga.

Salvatore Taronno

Foto: ©2022 Salvatore Taronno

 

 

Fanatec GT World Challenge Europe a Zandvoort: Weerts/Vanthoor vincono al sabato, Marciello/Boguslavskiy la domenica

  • Dries Vanthoor e Charles Weerts su Audi vincono gara 1 a Zandvoort e tornano in testa alla classifica generale grazie anche ad una gara disastrosa per i rivali Marciello/Boguslavskiy
  • In gara 2, la domenica, Akkodis ASP si riprende la vittoria con Marciello/Boguslavskiy
  • De Pauw/Jean continuano a dominare la Silver Cup con la quarta vittoria su cinque gare con la Ferrari n.53 di AF Corse, secondo posto in gara 2.
  • Successo Ferrari anche in Pro-Am con una doppietta AF Corse

Gara 1

Weerts ha fatto una partenza pulita, mantenendo il comando sul gruppo alla curva 1. Più dietro Ulysse De Pauw guadagnava una posizione con la sua Ferrari n.53 AF Corse portandosi al secondo posto, mentre Jules Gounon guadagnava due posizioni con la Mercedes-AMG n.88 Akkodis ASP collocandosi al terzo posto.

Inizialmente sembrava che il fuoriclasse della Silver Cup De Pauw potesse essere in grado di sfidare Weerts per il comando della gara. Il pilota della Ferrari, infatti, faceva segnare tempi molto vicini a quelli dell’Audi, ma dopo un po’ Weerts si è allontanato riuscendo a creare un buon margine di vantaggio, mentre l'attenzione di De Pauw si concentrava su Gounon.

Molto attivo Valentino Rossi durante lo stint di apertura: ha prima sorpassato Christopher Froggatt (Mercedes-AMG n.93 Sky Tempesta Racing) con una mossa decisa, poi ha dovuto con grande impegno recuperare il terreno perso a causa di un testacoda che lo aveva riportato in coda al gruppo.

Quando sia Weerts che Gounon si sono allontanati, l'attenzione si è spostata sulla battaglia per il terzo posto. Jean ha dovuto fronteggiare Christopher Haase con l’Audi n.11 di Tresor Car Collection, dando luogo ad un bel duello nelle fasi finali in cui ha poi Haase alla fine ha prevalso.

Il quarto posto assoluto ha assicurato a De Pauw/Jean la quarta vittoria della Silver Cup in cinque gare e ha rafforzato l’ipoteca sulla vittoria di classe. Nella Pro-Am il successo è andato alla Ferrari n.21 AF Corse di Stefano Costantini e Cedric Sbirrazzuoli, il primo arruolato in sostituzione di Hugo Delacour. A causa dei problemi alle due McLaren, la n.188 Garage 59 e la n.111 di JP Motorsport la Ferrari si è assicurata una doppietta con la vettura  n.52 AF Corse di Louis Machiels e Andrea Bertolini seconda di classe.

Storia a parte e brutta giornata per la Mercedes-AMG n.89 Akkodis ASP di Raffaele Marciello e Timur Boguslavskiy, che hanno perso il comando del campionato dopo gara 1. Boguslavskiy è andato in collisione con l'Audi n.33 del Team WRT, mandando nella ghiaia Jean-Baptise Simmenauer. Marciello dopo un po’ è riuscito a ritornare tra i primi dieci ma un altro contatto, questa volta con l'Audi n. 12 gli ha provocato una foratura e l’arrivo al 23° posto.

Gara 2

Il team Akkodis ASP ha ottenuto la terza vittoria in Fanatec Sprint del 2022 grazie a un'altra perfetta prestazione della Mercedes-AMG n.89 di Raffaele Marciello e Timur Boguslavskiy in gara 2 a Zandvoort.

Marciello è scattato dalla pole ed è andato subito in testa cominciando subito a guadagnare terreno sugli inseguitori.

Dietro di lui la battaglia: Vincent Abril ha tenuto il secondo posto con la McLaren n.112 JP Motorsport, mentre Dries Vanthoor con l’Audi n.32 del Team WRT ha scavalcato Dennis Marshall (Audi n.66 Attempto Racing) per andare al terzo posto.

Marciello ha ritardato il più possibile il suo ingresso ai box dove ha passato il volante a Boguslavskiy. La squadra Akkodis ASP ha fatto un lavoro perfetto e rapido così la Mercedes-AMG n. 89 è tornata in pista con un buon vantaggio sull'Audi n. 32. Subito dopo, l’ingresso della safety car annullava tutte le distanze ricompattando il gruppo. Quando la gara è ripresa mancavano 20 minuti alla fine; Boguslavskiy ha fatto una buona ripartenza, ma Weerts ha subito iniziato a fare pressione dietro di lui.

Schothorst, a sua volta terzo, era intanto tallonato da Gounon, che cercava in tutti i modi di passarlo.

Boguslavskiy ha mantenuto il sangue freddo e la prima posizione, vincendo la gara. La Mercedes-AMG n. 89 mantiene così il record di vittorie delle gare 2 in ogni evento Fanatec Sprint di questa stagione, portando Boguslavskiy e Marciello a meno di mezzo punto dai leader del campionato Weerts e Vanthoor.

Seconda e terza le due Audi: quella di Weerts/Vanthoor e, a seguire, quella di Schothorst, felicissimo per il risultato e per avere tenuto a bada Gounon nella sua gara di casa.

Ferrari seconde di classe in gara 2 sia per la Silver Cup, con De Pauw e Jean, sia per la Pro Am con Louis Machiels e Andrea Bertolini. Valentino Rossi con l’Audi è giunto sedicesimo.  

Dopo Zandvoort, i team si recheranno nelle Ardenne belghe per effettuare i test in vista della TotalEnergies 24 Ore di Spa. Il prossimo round della serie sprint sarà invece in Italia, a Misano, il 2 e 3 luglio.

Salvatore Taronno

Foto: ©SRO/Patrick Hecq Photography 

DTM Imola: dopo una pazza gara 2 la spunta il giovane Feller su Audi

19 giugno 2022. Gara 2 è stata molto movimentata con tanti sorpassi e cambi di posizione. Alla fine due facce nuove sul podio del DTM: il 22enne svizzero Ricardo Feller ha ottenuto la prima vittoria della sua carriera in DTM, mentre con l’Audi del team Rosberg si è piazzato secondo Dev Gore, il primo pilota americano a salire sul podio del DTM.

Dopo la vittoria di René Rast sabato, il team Audi ABT Sportsline si è affermato a Imola anche la domenica. Marco Wittmann è arrivato terzo con la BMW Walkenhorst, dopo aver superato Lucas Auer su Mercedes-AMG WINWARD nella battaglia per il podio finale a poche curve dal traguardo. Dopo essersi assicurato la sua prima pole position del campionato nelle qualifiche del mattino, Feller partiva già come uno dei favoriti, e non ha deluso le aspettative.   

Nella classifica generale, Sheldon van der Linde ha allungato un po’ il suo vantaggio grazie alla quinta posizione. Con 80 punti, il pilota della Schubert Motorsport BMW ha ora dodici punti di vantaggio su Mirko Bortolotti, che ha comunque segnato un solo punto nella gara di domenica. Terzo nella classifica piloti del DTM è Nico Müller, su Audi Rosberg, con 62 punti, seguono Auer e Rast. Il vincitore della gara di sabato ha dovuto ritirarsi anticipatamente dalla gara di domenica a causa di una foratura.

Il brasiliano Fraga, con la Ferrari 488 dai colori Red Bull si è ritrovato in testa al gruppo passando Feller subito al primo giro, ma le collisioni tra Maximilan Buhk (Mercedes-AMG Mücke) e Laurens Vanthoor (Porsche SSR Performance) nonché tra Thomas Preining (Porsche KÜS) e Rolf Ineichen (Lamborghini GRT) hanno provocato bandiere gialle e safety car, con numerose vetture che ne hanno approfittato per il cambio gomme. Una volta rientrato in pista, e con la ripartenza della gara, Fraga ha subìto un contatto nella parte posteriore della vettura che gli ha provocato l’afflosciamento del pneumatico e lo ha obbligato a “parcheggiare” nei pressi della curva Tosa. Il team Rosberg invece ha colto il momento migliore per il rientro ai box e Dev Gore se ne è certamente avvantaggiato.

Diversi i cambi di posizione e i duelli nella seconda parte della gara, tra cui la spettacolare battaglia per il terzo posto tra Wittmann e Auer. Timo Glock, che molto modestamente non aveva espresso grandi aspettative per questa gara, dopo il ritiro in gara 1 non è riuscito a fare meglio dell’undicesimo posto in gara 2, al volante della BMW M4 del team Ceccato Racing. L’italiano Mirko Bortolotti, coinvolto in un contatto in corsia box, è giunto decimo; l’altra Ferrari (quella con i colori AlphaTauri), ad un certo punto si era vista al comando della gara, ma non aveva ancora effettuato il cambio gomme, e alla fine è giunta 17°. Il DTM torna subito in Germania per il prossimo round, tra sole 2 settimane, sul circuito cittadino di Norisring a Norimberga.

Salvatore Taronno

Foto: ©2022 Salvatore Taronno

 

 

DTM a Imola: René Rast vince nettamente gara 1. Bortolotti ottimo terzo

  • Le Audi dominano gara 1, il tre volte campione DTM vince con l’Audi ABT
  • Sheldon van der Linde mantiene il comando della classifica piloti
  • Bortolotti conquista il podio in casa con la Lamborghini GRT dopo una gara condotta totalmente in attacco.

18 giugno 2022. René Rast è tornato vincitore in una gara del DTM dopo un digiuno di quasi due anni. E’ accaduto oggi sull’asfalto rovente di Imola: dopo aver conquistato la pole position al mattino il pilota tedesco si è assicurato una vittoria lampo. Il secondo posto è andato all'Audi di Nico Müller (Team Rosberg), Mirko Bortolotti (GRT Lamborghini) ha concluso al terzo posto. Poco prima della fine della gara, l'italiano scatenato ha superato Thomas Preining strappando alla Porsche il suo primo podio, oltre che al pilota e al KÜS Team Bernhard.

Nella classifica piloti, Sheldon van der Linde (RSA/Schubert BMW) resta in testa con 70 punti, avendo segnato quattro punti, ma il suo vantaggio su Bortolotti si è assottigliato a soli tre punti. Müller è terzo in classifica con 58 punti, il quarto è invece proprio Rast che ha già 49 punti.

La gara nel caldo torrido di Imola ha richiesto tutto ai piloti e alle loro macchine. Rast è riuscito nell’intento di rimanere davanti alla partenza e per tutta la gara, in modo da mantenere le gomme più fresche. Gara sfortunata, quella da ospite, per Timo Glock: si è ritirato per un contatto con un altro concorrente avvenuto al primo giro.

Bortolotti si è particolarmente distinto nella gara di casa; dopo la partenza dalla 16° posizione ha messo in campo una grande rimonta con sorpassi decisi e senza errori, giungendo alla fine terzo. Per le Ferrari invece la gara di Imola non è stata molto felice: Nick Cassidy è arrivato 14° con la vettura AlphaTauri AF Corse, mentre Felipe Fraga si è ritirato con la Red Bull AF Corse. La migliore Mercedes AMG è stata quella di Maro Engel per il team Gruppe M, con la decima posizione. 

Domenica tutta l’attenzione puntata su gara 2, che si correrà alle 13,30: gara che si preannuncia molto aperta e combattuta anche se le Audi hanno mostrato una certa predilezione per Imola

Salvatore Taronno

Foto: ©2022 Salvatore Taronno

A Misano il Racing Week-end del Gruppo Peroni Race

Giovedì, 16 Giugno 2022 23:44 Published in Pista

A Misano il Racing Week-end del Gruppo Peroni Race

16 giugno 2022. Si scaldano i motori in vista del Misano Racing Weekend dal 17 al 19 giugno. In pista le vetture di ben nove campionati, con notevoli exploit nei trofei targati Gruppo Peroni Race tra le 47 vetture del Campionato Italiano Auto Storiche e le 24 della RS Cup. Le gare del weekend saranno trasmesse in diretta su MS Motor TV (Canale 229 di Sky) ed MS Sport (402 del digitale terrestre), nonché sui canali Facebook e YouTube del promoter romano.

Grande attesa per il terzo round della Coppa Italia Turismo, la cui prima divisione vede il 21enne Paolo Rocca (MM Motorsport) sempre più leader. In pista questo fine settimana anche le due Hyundai i30 TCR sequenziali di NEXT Motorsport, guidate da Adriano Visdomini e dal duo Alberto De Ambroggi-Emanuele Romani, le Cupra di Riccardo Ruberti (PMA Motorsport) e della Scuderia ProRace con Marco Marini e Luigi Gallo. Cresce la seconda divisione, soprattutto nella classe A riservata alle TCR DSG. Elite Motorsport raddoppia con il ritorno in azione del torinese Gabriele Volpato, mentre in casa NOS il fiorentino David Delli Guanti si prepara per il proprio debutto su una TCR in sostituzione dell’infortunato Gabriele Giorgi. Al volante di una VW Golf Gli TCR DSG anche Simone Melatini, in forza al team Faro Racing. Saranno cinque le Seat Leon Cup Racer presenti, con la rinnovata partecipazione di Giulio Valentini, al comando della classifica di divisione. 

Leonardo Arduini con i suoi 17 anni diventa il partecipante più giovane in Coppa Italia a Misano e gareggerà a bordo della Citroen C3 Max (Arduini Corse) nella classe E1 Italia 1.6 T all’interno nella 2^ divisione, così come Gennaro Manolio (AutoGManolio) su Mini Cooper SP. Alberto Cioffi, primo nella classifica della 3^ divisione, si confronterà nuovamente con Matteo Bacci e Andrea Palazzo (AC Racing), tutti su Mini Challenge Pro. Oltre alle conferme di Roberto Agostini (GRT Motorsport), Rino De Luca (Team ZeroVenti), Biagio Caruso (Diana Squadra Corse) e Luca Rossetti insieme a Matteo Pioppi (COLVA SRL), torneranno dopo quattro anni di assenza dal campionato i fratelli svizzeri di origini padovane Franco e Roberto Barin sulla Clio RS 2.0 dell’i-Drive Racing Team. 

Sarà un fine settimana da record per il Campionato Italiano Auto Storiche al Santa Monica con 47 vetture iscritte, mai così tante sull’asfalto del tracciato romagnolo. Esemplari unici suddivisi in quattro raggruppamenti calcheranno l'asfalto del Santa Monica per la consueta mini endurance di 60 minuti che avrà luogo nella giornata di domenica 19 giugno. Oltre alle conferme del 1° Gruppo, è da segnalare sicuramente la presenza della Ferrari 512 BB Le Mans di Maurizio Micangeli, per la prima volta nel campionato tricolore dedicato alle storiche. La vettura appartiene al terzo gruppo, il più popoloso con 15 unità, tra Porsche 935, 930, BMW 635 e Fiat X1/9. Un tripudio di Alfa GTV, GTA e GTAm è atteso nel 2° Gruppo, dove figurano anche la Ford Escort RS di Gisberto e Piero Corazzari, il fedelissimo Loris Papa su Fiat 128 e diverse Porsche 911. Ci sono novità anche nel 4° Gruppo con l'aggiunta di una nuova TVR Tuscan Speed 8 GT, guidata da Thomas Giovannini e Michele Rigoni, oltre alla #176 condivisa da Vito Truglia e Gilles Giovannini.

Ottimi riscontri anche per la RS Cup, che a Misano vanterà un parterre di 24 vetture, di cui quattro Clio 2.0, ben dodici Over 50 e una donna al via. La sfida dopo il round inaugurale di Vallelunga lo scorso 1° maggio sarà ancora una volta tiratissima, dalle sette vetture di Faro Racing, al duo MC Motortecnica con gli esperti Andrea Chierichetti e Fulvio Casciandrini, senza dimenticare il veloce rookie del campionato Luca Franca (4x4 Explorer), a podio in Gara-2 al “Piero Taruffi”. A Misano si insinuerà nella sfida anche il team Calcagni Motorsport con Alessandra Torresani, pronta a ritornare in pista all’età di 57 anni dopo un lungo stop. La classifica vede al momento Gustavo Sandrucci in testa con 35 punti, otto di vantaggio su Manuel Stefani (Seven Hills Motorsport). A quota 25 punti inseguono Giulio Bensi (Blackcars Corse), vincitore in Gara-1 nel round di apertura, e Paolo Tartabini. 

Prosegue la sfida nel secondo round del Master Tricolore Prototipi, con l’accesa sfida nel Gruppo CN, il cui leader è Omar Magliona (CMS Racing Cars) con 50 punti. Alle sue spalle Michele Liguori e Massimo Wancolle (Progetto Corsa), entrambi a quota 30 punti. Confermati anche i veterani Roberto Del Castello (Progetto Corsa) e Ranieri Randaccio (SCI), mentre si inserirà nella lotta a Misano il giovane friulano Marco Guerra su Ligier JS53 Evo 2, nuovamente con i colori del team CMS Racing Cars. Claudio Francisci arriva in Romagna da leader nella classifica del Gruppo Special, con un vantaggio di 12.5 punti su Gennaro Di Somma (HC Racing). Saranno presenti sulla griglia di partenza anche Alex e Fabio Valle del team Form-Agorest, questa volta con due prototipi differenti. Alex sarà infatti alla guida di un’A.R. Tampolli, mentre Fabio sarà in gara con un’Osella PA9 Carma, appartenente invece al Gruppo Historic. In quel di Misano il Master Tricolore Prototipi ospiterà inoltre le vetture della Sports Car Challenge, campionato austriaco con regolamenti affini fondato nel 1996 da Walter Pedrazza. 

Non mancherà lo spettacolo delle 37 vetture del Porsche Club GT, pronte a riaccendere i motori dopo il Mugello Racing Weekend. Si fa incandescente la sfida nella Lotus Cup Italia, con Giacomo Giubergia leader dopo Vallelunga davanti a un ottimo Fabio Radice e al campione in carica Daniel Grimaldi. Ad arricchire il fine settimana anche le 25 vetture dell’Alfa Revival Cup e la Smart EQ fortwo e-cup con Francesco Savoia e Gabriele Torelli separati da appena un punto in classifica. 
L'evento sarà aperto al pubblico.

Salvatore Taronno / Comunicato stampa Gruppo Peroni Race

Foto: ©Gruppo Peroni Race

Il DTM sbarca a Imola per la prima volta: un week-end che si preannuncia rovente ma molto ricco per gli appassionati

  • La leggenda del DTM Roberto Ravaglia si rivede come team manager dello special guest di Imola Timo Glock
  • L’asso della Lamborghini Bortolotti ambisce al successo nella gara di casa per attaccare il leader della classifica Sheldon van der Linde
  • In Emilia-Romagna questo fine settimana sono previste temperature superiori ai 30 gradi
  • Le auto da corsa degli anni ’70 debuttano sul circuito del Santerno nella serie “Nuova DTM Classic DRM Cup”

16 giugno 2022. Diversi gli spunti interessanti del weekend di Imola: dal ritorno nel DTM dell'ex pilota di Formula 1 Timo Glock alle previste battaglie contro un nemico comune: il caldo. Il DTM si prepara infatti ad affrontare un torrido circuito di Imola dove, secondo le previsioni, si dovrebbero superare di gran lunga i 30 gradi. Qui giocano in casa Ferrari e Lamborghini, ma anche Alessio Deledda e Mirko Bortolotti. Quest’ultimo ambisce senza dubbio a segnare la sua prima vittoria in DTM proprio a Imola, che sarebbe anche la prima vittoria per la Lamborghini, in modo da scalzare dalla prima posizione in classifica l’attuale leader Sheldon van der Linde con la BMW.

Il pilota ufficiale BMW Timo Glock, che sta partecipando al Campionato Italiano Gran Turismo, correrà eccezionalmente questo fine settimana nel DTM, dove è stato protagonista per nove anni, con un palmares di cinque vittorie e 15 podi in 146 gare.  Con l’occasione si rivedrà a Imola un’altra leggenda del DTM con il suo team Ceccato Racing: Roberto Ravaglia, campione del DTM nel 1989, con 5 stagioni disputate e sei vittorie tra il 1988 e il 1992. In onore del 50° anniversario del reparto corse BMW “M” Timo Glock correrà con il numero di gara “50”.

La Ferrari, dal suo canto, celebra quest'anno il suo 75° anniversario e ha l’onore di correre praticamente in casa, insieme alla Lamborghini nella ormai nota “Motor Valley”. Entrambi i marchi emiliani hanno deciso di cimentarsi nel DTM dal 2021 sfidando i corrispettivi blasoni tedeschi come Audi, BMW, Mercedes-AMG e, da quest'anno, anche Porsche.

Mirko Bortolotti è attualmente secondo in classifica piloti con 51 punti dietro al pilota del team Schubert BMW Sheldon van der Linde che ne ha 66. Terzo in classifica l'austriaco Lucas Auer con 48 punti che corre con la Mercedes-AMG WINWARD.

La componente italiana ha una forte tradizione nel DTM, indimenticabile la partecipazione dell’Alfa Romeo 155, e dei piloti: Ravaglia, Nicola Larini (campione nel 1993) e Alessandro Nannini.

Riguardo al caldo: gli oltre 30 gradi di temperatura previsti a Imola si traducono in temperature dell'asfalto fino a 50 gradi e fino a 70 gradi nell'abitacolo; potete immaginare che cosa possa significare ciò per i piloti con casco, sotto-casco e abbigliamento ignifugo fino all’intimo? La maggior parte delle vetture in gara è equipaggiata di aria condizionata ma quasi tutti i piloti ne fanno a meno, preferendo avere qualche cavallo in più. L’unico che si è pronunciato a favore del suo utilizzo è stato il sudafricano Sheldon van der Linde, dichiarando che il climatizzatore della sua BMW non sottrae energia. Diverso il parere del dottor Thomas Fell, delegato medico di DTM, secondo il quale l'aria condizionata è un requisito per un buon risultato in gara poiché i pochi cavalli di potenza persi sono ampiamente compensati dalla maggiore lucidità e dalle migliori prestazioni fisiche del pilota.

Ma a Imola non vi saranno solo i 28 piloti del DTM a sfidarsi nella calura emiliana, vi sono anche le giovani leve del DTM Trophy, e poi la Porsche Carrera Cup Deutschland, la Lotus Cup Europe e la serie MitJet International. Infine, la ciliegina finale: la prima gara della DTM Classic DRM Cup. 24 auto da corsa classiche, di 6 brand e 14 modelli diversi daranno spettacolo e lustro alla storia del motorsport in un trofeo basato sulla piattaforma DTM.

La leggendaria Ford Zakspeed Capri Turbo, la Sauber BMW M1 Group 5 sono tra le vetture più memorabili dell'era DRM che va dal 1972 al 1981. Il marchio BMW è quello maggiormente rappresentato con undici vetture, dalla citata M1 alla spettacolare 3.0 CSL, la 635 CSi e i primi modelli della serie 3. Accanto alla Capri vi sarà una Escort RS 1600 per la Ford, mentre la Porsche è presente con la classica Carrera RSR 3.0 ma anche con una delle rare 914/6. Cinque le vetture Alfa Romeo: tre 1750 GT-Am, una Giulia Sprint GTA e una rara Montreal in versione Gruppo 4. Altri classici che scenderanno in pista: una De Tomaso Pantera Gruppo 4, una Opel Monza 3.0 nella caratteristica livrea Gilden Kölsch. Oltre alle prove libere del venerdì, sabato e domenica si svolgeranno due sessioni di qualificazione da 20 minuti ciascuna (alle 9:35 in entrambi i giorni) e due gare da 25 minuti più un giro (alle 17:05 e alle 16:15). La DTM Classic DRM Cup, dopo Imola, sarà in azione su altri due circuiti storici: il Nürburgring dal 26 al 28 agosto e il Red Bull Ring dal 23 al 28 25 settembre. Le gare saranno trasmesse in streaming su DTM Grid (grid.dtm.com).

Salvatore Taronno

Foto: ©DTM

 

Le Toyota dominano ancora a Le Mans; Ferrari a bocca asciutta nelle GT, dove vincono Porsche e Aston Martin

Toyota Gazoo Racing conquista la vittoria alla 24 Ore di Le Mans 2022,  l’Oreca n.38 del team Jota domina la classe LMP2, Porsche si aggiudica la LMGTE Pro, l’Aston Martin prima in LMGTE AM.

12 giugno 2022. La Toyota ha ottenuto la quinta vittoria consecutiva a Le Mans e il terzo 1-2 in assoluto nella più grande gara di durata del mondo.

Sebastien Buemi, Ryo Hirakawa e Brendon Hartley con la Toyota GR101 Hybrid Hypercar n. 8 del team Toyota Gazoo Racing hanno celebrato una vittoria senza alcuna sbavatura assicurando a Buemi la sua quarta vittoria sul circuito de La Sarthe, la terza al compagno Hartley e la prima vittoria a Ryo Hirakawa.

La prime 16 ore sono state caratterizzate in testa alla gara dalla sfida tra le due Toyota, ma un problema con il sistema ibrido della numero 7 e la conseguente perdita di tempo ai box hanno permesso alla vettura n.8 di vincere senza rivali.

Con la vittoria di oggi la Toyota eguaglia il record di cinque vittorie consecutive a Le Mans appartenuto fino ad oggi in via esclusiva alla Ferrari che conquistò i cinque allori tra il 1960 e il 1964.

La Glickenhaus Racing ha migliorato il risultato del 2021 chiudendo al 3° e 4° posto e salendo quindi sul podio con l’equipaggio della n.709 composto da Ryan Briscoe, Franck Mailleux e Richard Westbrook.

La vettura sorella numero 708 del Glickenhaus Racing guidata da Pipo Derani, Olivier Pla e Romain Dumas conquista la quarta posizione dopo aver recuperato dai danni e dal tempo perso a causa di un fuori pista di Pla al Tertre Rouge poco prima di mezzanotte che l’aveva fatta precipitare in classifica.

L'Alpine ELF Team è al quinto posto della classe Hypercar, ma ha tagliato il traguardo in 23° posizione assoluta dopo un weekend da dimenticare: sin dalle prime fasi di gara ha incappato in diversi contrattempi tra cui un guasto alla frizione ed una uscita di pista.

LMP2 – Il team JOTA si aggiudica primo e terzo posto

La JOTA celebra la sua terza vittoria della LMP2 a Le Mans con Antonio Felix da Costa, Roberto Gonzalez e Will Stevens che dominano la classe restando in testa dalle prime fasi fino alla fine con una prestazione impeccabile. 

Ottima la gara dei secondi classificati, il trio del Team Prema Orlen composto da Robert Kubica, Louis Deletraz e Lorenzo Colombo; anch’essi hanno mantenuto il secondo posto per quasi tutta la gara conducendo la loro Oreca all’arrivo senza errori in una classe numerosa e combattuta.  

Al terzo posto chiude la JOTA n.28 di Ed Jones, Oliver Rasmussen e Jonathan Aberdein.

Grande delusione per i campioni in carica del team WRT con la vettura n.31 che va fuori pista alla partenza dopo un contatto con la numero 22 della United Autosports USA. Il trio Gelael, Frijns, Rast si impegna in una clamorosa rimonta ma si schianta alla curva Indianapolis domenica intorno alle 11,00.

LMGTE Pro – Vince la Porsche n.91

La Porsche torna a vincere a Le Mans nella classe LMGTE Pro dopo una gara molto combattuta di Frederic Makowiecki, Gianmaria Bruni e Richard Lietz con la Porsche 911 RSR-19 n.91 del GT Team.

Makowiecki ha visto la bandiera a scacchi davanti alla Ferrari n.51 di AF Corse guidata da James Calado, Daniel Serra e Alessandro Pier Guidi in una battaglia serrata fino alla fine che ha coinvolto tre marchi storici di GT: Ferrari, Porsche e Corvette. Le Corvette N.63 e N.64, che si erano distinte sin dalle prove di qualifica, hanno condotto la gara per buona parte del sabato, ma poi sono giunti i problemi: un guasto alle sospensioni per la n.63 (Nicky Catsburg, Jordan Taylor e Antonio Garcia), ed un incidente al mattino per la n.64 condotta da Alexander Sims hanno provocato il ritiro e la delusione per la squadra americana.

E così, al secondo e terzo posto si sono piazzate le Ferrari di AF Corse n.51 (Pier Guidi - Calado – Serra) e n.52 (Molina – Fuoco – Rigon).

LMGTE Am – TF Sport conferma la seconda vittoria a Le Mans

TF Sport sigla la vittoria nella categoria LMGTE Am con Ben Keating, Marco Sorensen e Henrique Chaves per raddoppiare il successo di Le Mans 2020. L'Aston Martin Vantage ha preso il comando della classe togliendolo alla Porsche 911 RSR-19 WeatherTech al mattino presto e da allora non l’ha più perso aumentando gradualmente il suo vantaggio sugli inseguitori.

Il team Weathertech Racing completa un’ottima gara ma perde le possibilità di vittoria a causa di un'escursione fuori pista al mattino.

Un bel weekend per l'Aston Martin visto che la vettura n.98 della Northwest AMR composta da Paul Dalla Lana, Nicki Thiim e David Pittard ha conquistato il terzo posto assegnando quindi al costruttore inglese 2 gradini del podio.

Da segnalare, come dati tradizionalmente interessanti a Le Mans, le velocità massime fatte segnare nel rettilineo delle Hunaudières: 342,3 km/h per la Toyota vincitrice; 330,8 km/h per l’Alpine e l’Oreca Gibson n.38; 312,7 km/h sia per la Ferrari n.51 condotta da Calado che per la Porsche n.92 di Christensen; 308,2 kn/h per la Porsche LMGTE Am di Matteo Cairoli.  

Salvatore Taronno

Foto: ©2022 Harry Parvin/focuspackmedia.com;  ©2022 Gabi Tomescu/focuspackmedia.com

É partita la 24 Ore di Le Mans. Dopo 8 ore sempre in testa le Toyota; tra le GT dominano le Porsche

Toyota, JOTA, Porsche sono in testa nelle rispettive classi quando a Le Mans si corre la 9° ora di gara.

11 giugno 2022. Davanti a una grande folla e sotto un sole splendente, alle ore 16,00, come da tradizione, è stato dato il via alla 90a edizione della 24 Ore di Le Mans.

Erano le 13:15 quando i concorrenti hanno cominciato a prendere posizione sulla griglia di partenza, dopo aver lasciato la pista nelle mani di Gérard Larrousse e Henri Pescarolo, alla guida di due storici prototipi Matra per celebrare il 50° anniversario della 1° vittoria della Matra.

A pochi minuti dall'inizio, la Patrouille de France (la pattuglia acrobatica francese) ha sorvolato il rettilineo di partenza per la gioia degli spettatori. Questo momento ha segnato l'inizio del giro di formazione per i 62 piloti e le loro macchine che, per la prima volta nella storia della classica di Le Mans, corrono con carburante rinnovabile al 100%. Il momento tanto atteso è arrivato alle 16:00. I 62 concorrenti hanno preso il via della più famosa gara di durata del mondo. Ora li aspettano 24 ore di sfide ed emozioni.

Il crepuscolo scende a Le Mans quando un quarto della distanza viene completato in una calda e soleggiata prima parte della 24 Ore.

Hypercar

Quando comincia la 9° ora, la Toyota è ancora in vantaggio con entrambe le vetture, la numero 7 davanti alla numero 8, anche se in diverse occasioni si sono scambiate le posizioni.

Le Glickenhaus n. 709 è terza, la numero 708 che pareva tenere il passo delle Toyota è precipitata in 17° posizione.

L’Alpine soffre subito di problemi tecnici che la obbligano a diverse soste ai box; la riparazione della frizione le causa un ritardo di ben otto giri.

Giornata davvero sfortunata per la Hypercar francese che vede anche un’escursione fuori pista di Andre Negrao.

LMP2

In LMP2 domina la JOTA Oreca-Gibson n. 38 (Gonzalez – Da Costa – Stevens), ottima prestazione per la vettura del team Prema Orlen (Kubica – Deletraz – Colombo) in seconda posizione fino a buona parte della 9° ora.

LMGTE Pro

Dopo una feroce battaglia nelle prime ore di gara tra le Corvette e le Porsche la spuntano le vetture del Porsche GT Team che sono in testa alla classe alla 9° ora: la n.91 davanti alla n.92 di 35 secondi. Terza la Ferrari n.51 di AF Corse con Daniel Serra al volante, 5° la Corvette n. 64 di Tommy Milner.

LMGTE am

La classe LMGTE Am vede provvisoriamente in testa la Porsche n. 79 WeatherTech Racing (Macneil – Andlauer – Merrill), davanti all’Aston Martin Northwest AMR n. 98. Terza la Porsche n.77 del team Dempsey Proton Racing.  

 

Salvatore Taronno

Foto: ©2022 Harry Parvin/focuspackmedia.com;  ©2022 Gabi Tomescu/focuspackmedia.com

 

24 Ore di Le Mans: Hartley ottiene una pole sensazionale per la Toyota; le Corvette sono le più veloci in LMGTE Pro

L’avvincente sessione di qualifiche per l’Hyperpole vede la Toyota conquistare primo e secondo posto. Le Corvette fanno lo stesso in LMGTE Pro.

9 giugno 2022. La Toyota Gazoo Racing GR010 Hybrid Hypercar N.8 conquista la pole position in una spettacolare sessione di qualifiche per l’Hyperpole a Le Mans.

Brendon Hartley conquista il giro più veloce con il tempo di 3'24.408 in un finale emozionante.

Per la Toyota è 1-2 dopo che nel finale Hartley ha superato di soli 0,177 secondi il compagno di squadra Kamui Kobayashi.

Il Team Alpine ELF è terzo con la sua vettura n.36 con un tempo di 3'24.850 registrato da Nicolas Lapierre, incoraggiato dai numerosi fans di casa. L’asso francese pareva quasi avere conquistato la pole ma la violazione dei limiti di pista ha vanificato il suo exploit.

Le due Glickenhaus sono quarta e quinta e completano lo schieramento delle Hypercar, i cui tempi dell’intera classe sono compresi in soli 1,9 secondi.

La categoria LMGTE Pro vede la Corvette N.64 di Nick Tandy in testa già dai primi giri: con il tempo di 3’49.895 batte la Corvette sorella guidata da Antonio Garcia di soli 0.192.

Il Team Porsche GT parte dalla seconda fila con la Porsche 911 RSR-19 n.91 di Frederic Makowiecki davanti alla n.92 di Laurens Vanthoor.

Le Ferrari di AF Corse sono quinta e sesta con la N.52 di Antonio Fuoco in leggero vantaggio sulla n.51 guidata da James Calado.

In LMP2 l'Oreca 07 Gibson n.31 guidata da Robin Frijns tiene a bada gli sfidanti dopo un brillante giro di 3'28.394. Seconda l’Oreca n.41 Realteam by WRT guidata da Norman Nato distaccata di 1.3 secondi, mentre l’Oreca Gibson N.22 United Autosports è terza con Filipe Albuquerque al volante.

La JOTA n.38 si piazza al quarto posto davanti alla vettura del Team Prema Orlen di Louis Deletraz e alla n.23 United Autosports di Alex Lynn.

Nella classe LMGTE Am la Ferrari 488 GTE EVO N.61 di AF Corse guidata da Vincent Abril sopravanza la identica vettura di Kessel Racing condotta da Mikkel Jensen assicurando la prima fila di classe al Cavallino Rampante.

Harry Tincknell si assicura il terzo posto per la Dempsey Proton Porsche davanti a Nicki Thiim con La Aston Martin Vantage AMR n.98.

Al quinto e sesto posto ritroviamo due Ferrari: la n.54 di AF Corse con Nick Cassidy al volante, e la n.85 del team Iron Dames condotta da Rahel Frey.

Salvatore Taronno

Foto: ©2022 Gabi Tomescu/focuspackmedia.com; ©2022 Harry Parvin/focuspackmedia.com  

 

Siamo nella settimana della 24 Ore di Le Mans, è la 90° edizione della più iconica e celebrata gara automobilistica di durata

La procedura della pesatura si è svolta la scorsa settimana; ieri, domenica, i primi test in pista. 

6 giugno 2022.  Il prologo del terzo round del FIA World Endurance Championship 2022, la 24 Ore di Le Mans, si è chiuso sabato scorso, dopo che l'ultima vettura è stata appesa e sollevata davanti alla folla nel centro storico di Le Mans in Place de la République. Il primo atto dell’epica corsa di durata consisteva appunto nelle verifiche tecniche e amministrative che, nella terminologia locale, sono dette “pesage”, in riferimento alla pesatura delle vetture, con la tradizionale verifica finale che consiste nell’appendere e sollevare le vetture davanti alla folla, in modo da verificarne la parte inferiore.

La Porsche LMGTE Pro 911 RSR-19 n. 92 è stata l'ultima vettura ad essere pesata il giorno in cui i campioni in carica del Campionato del Mondo Endurance Toyota hanno presentato le loro due GR010 - Hypercar ibride per i controlli, nonché le vetture di Glickenhaus Racing, insieme ad un gran numero di vetture GT.

Nei giorni di venerdì e sabato della scorsa settimana tutti i 62 bolidi iscritti a questa edizione della 24 Ore di Le Mans sono stati mostrati al pubblico in occasione delle verifiche tecniche dopo due anni di svolgimento a porte chiuse a causa della pandemia da Covid.

Tra i controlli effettuati durante “le pesage” vi sono le misurazioni dimensionali, le dotazioni di sicurezza, come gli estintori, i dispositivi di spegnimento motore, i fari, il posizionamento del numero di gara, il funzionamento del transponder e della scatola nera.

Durante questo processo, che richiede circa 50 minuti per auto, anche i conducenti vengono messi alla prova, controllando che l'abbigliamento sia in linea con gli ultimi standard di sicurezza FIA. Viene pesato anche il pilota, registrando questo dato che sarà poi detratto da quello complessivo della vettura in assetto gara in occasione dei controlli successivi in pista.

Terminata la procedura ufficiale, i piloti si dedicano ai fans con foto, autografi, selfie e interviste pre-gara davanti agli appassionati.

Ieri, domenica, sono cominciati i primi test in pista; il miglior tempo di 3’29.896 è stato segnato dalla Toyota Gazoo Racing n.7 (Conway – Kobayashi – Lopez), mentre il secondo tempo è della Glickenhaus Racing n.708 (Pla – Dumas – Derani); terzo miglior tempo, tra quelli segnati al mattino e al pomeriggio, è quello dell’altra Toyota (Buemi – Hartley – Hirakawa).

Posizioni in sequenza alternata tra le due squadre della classe hypercar con il  quarto miglior tempo strappato dall’altra Glickenahus, la n. 709 di Briscoe, Westbroo, Mailleux.

L’Alpine n.36 di Negrao – Lapierre - Vaxiviere non è invece riuscita a rimanere nel gruppo delle hypercar ma ha terminato al settimo posto a causa dell’interposizione di due vetture LMP2: l’Oreca del team United Autosport USA (Hanson – Albuquerque – Owen) con il tempo di 3’32.099 e quella del team Jota (Gonzalez – Felix Da Costa – Stevens).   

Fra le GT si sono distinte in pista le Corvette e le Ferrari. La squadra americana arriva sempre ben preparata a Le Mans con le sue vetture gialle, e quindi il miglior tempo della classe LMGTE Pro è stato della Corvette Racing n.64 di Milner – Tandy – Sims, subito seguita, a meno di tre decimi, dalla Ferrari AF Corse di Molina, Fuoco, Rigon. Questi ultimi due hanno corso sabato al Paul Ricard aggiudicandosi la 1000 km valida per il Fanatec GT World Challenge con la berlinetta 488 del team Iron Lynx.

In LMGTE Am i migliori tempi sono di due Ferrari 488 GTE EVO, la n. 57 del team Kessel Racing (Kimura – Schandorff – Jensen) con 3’54.827 seguita dalla n.66 del team inglese JMW Motorsport (Van Der Zande – Kvamme – Hart – Fannin).  

I prossimi giorni saranno dedicati alla preparazione delle vetture per poi tornare in pista mercoledì pomeriggio con la prima sessione di prove libere alle 14,00.

La carovana del Campionato del Mondo di Endurance ritornerà nel centro di Le Mans venerdì pomeriggio per la Driver Parade, prima della partenza di sabato della 90° edizione della 24 Ore di Le Mans.

Salvatore Taronno

Foto: ©2022 Marius Hecker/focuspackmedia.com

 

 

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