L’Endurance 2025 comincia con una riconferma: Porsche Penske vince la 24 Ore di Daytona per il secondo anno consecutivo
La Acura riesce ad inserirsi al secondo posto tra le due Porsche rompendo il dominio tedesco. La nuova Mustang GT3 conquista la prima vittoria IMSA nella classe GTD PRO; la Chevrolet Corvette si afferma in GTD; Ferrari non brilla, sfortuna nera per Lamborghini.
di Salvatore Taronno
Foto: ©2025 LAT Images Brandon Badraoui / Jake Galstad
26 Gennaio 2025. Porsche Penske Motorsport ha vinto per la seconda volta consecutiva la 24 Ore di Daytona; per il proprietario del team Roger Penske è la terza vittoria assoluta; per il team è la quarta. Tutto questo grazie alla Porsche 963 n.7 guidata da Felipe Nasr, Nick Tandy e Laurens Vanthoor che ha conquistato il primo posto assoluto e quello della classe Grand Touring Prototype (GTP).
Nasr è l'unico membro dell’equipaggio che faceva parte della squadra vincitrice dello scorso anno, che quest’anno ha condiviso l’abitacolo con nuovi compagni. Nick Tandy proviene dalla vettura n. 6 dello stesso team e con questa vittoria è il primo pilota al mondo ad aver vinto tutte e quattro le principali gare di endurance: 24 ore di Daytona, Le Mans, Spa-Francorchamps e Nürburgring. Laurens Vanthoor si è invece aggiudicato lo scorso anno il titolo FIA World Endurance Championship condividendo la medesima vettura con i compagni Kévin Estre e André Lotterer.
Il team Porsche Penske aveva in mano la doppietta, ma un sorpasso all’ultima ora di Tom Blomqvist ai danni della Porsche 963 n.6 condotta in quel momento da Matt Campbell ha un po’ rovinato la grande festa Porsche. Al quarto posto la BMW M Hybrid V8 n.24 di R. Marciello / K. Magnussen / D. Vanthoor / P. Eng che aveva dominato nelle giornate pre-gara e che ha lottato per la vittoria nella prima frazione di gara.
Dominio U.S.A. nella GTD PRO dove i nomi iconici dell’automobilismo americano, Mustang e Corvette hanno occupato tutte le tre posizioni del podio. La nuova Ford Mustang ha ottenuto la sua prima vittoria IMSA, con Dennis Olsen che ha tenuto testa a tutti gli altri nella classe Grand Touring Daytona Pro (GTD PRO) con la sua Ford Mustang GT3 n. 65 del team Ford Multimatic Motorsports, che ha condiviso con Christopher Mies e Frederic Vervisch.
Se in GTD PRO la Corvette è giunta seconda dietro la Mustang, nella classe GTD ha conquistato il primo posto grazie all’impegno del team privato AWA, con i piloti Matt Bell, Orey Fidani, Lars Kern e Marvin Kirchhoefer.
Ferrari poco brillante e Lamborghini molto sfortunata in questa trasferta americana; le vetture del Cavallino non sono riuscite a fare meglio di un sesto posto in GTD PRO ed un settimo in GTD, con molte 296 ritirate. Nessuna Lamborghini ha invece concluso la gara, né la SC63 della classe GTP, né le Huracàn che invece avevano fatto bene in qualifica.
Il team Tower Motorsports si è aggiudicato la classe LMP2, con la Oreca n.8 condotta in gara da Sebastien Bourdais, John Farano, Sebastian Alvarez e Job Van Uitert. La vittoria odierna è la terza di Bourdais in diverse classi IMSA (Prototype/Overall nel 2014 e GT Le Mans nel 2017).
Tutti i piloti componenti gli equipaggi primi classificati si sono assicurati gli orologi Rolex Daytona personalizzati che spettano ai vincitori di questa celebre competizione di durata.