Dinamic Motorsport aveva vinto anche l’ultima edizione della 3 ore di Monza nel 2019, prima dello stop imposto nel 2020 dalla pandemia in corso, nell’anno dell’esordio nella serie. La scuderia emiliana si conferma dunque un avversario difficile da battere sul tracciato monzese, soprattutto con condizioni meteo avverse. Spiega Matteo Cairoli ai nostri microfoni, subito dopo aver sollevato il trofeo del vincitore: «Ogni volta che vengo a Monza è una grande emozione. È la mia pista di casa e la amo».
L’esperienza dei tecnici del team nella preparazione dell’auto per la pista bagnata del Tempio della Velocità e l’abilità del driver nelle condizioni odierne, hanno fatto la differenza in gara. Prosegue Cairoli: «Non riesco a descrivere le sensazioni che sto provando perché non ci aspettavamo di vincere oggi, considerate le difficoltà che abbiamo avuto nell’evoluzione dei vari set up nelle prove libere e qualifiche. Ho pregato che venisse la pioggia ed è arrivata. È in quel momento che abbiamo fatto la differenza perché il team ha fatto un lavoro egregio sulla vettura, nonostante le difficoltà iniziali nel settaggio a inizio weekend».
Il terzo equipaggio della Pro Cup, quarto degli assoluti, è composto da Davide Rigon, Antonio Fuoco e Callum Ilot su Ferrari 488 GT3 di Iron Lynx. Le vetture del Cavallino non riescono a salire su nessuno dei podi di classe. In Silver Cup infatti, dopo la Lamborghini #14 di Fontana-Ineichen-Feller, seguono la Audi R8 LMS GT3 di WRT con Benjamin Goethe, Stuart Hall e James Pull e la Mercedes-AMG GT3 di Russel Ward, Philip Ellis and Mikael Grenier (Winward Racing). Nella Pro-AM Cup transitano sotto la bandiera a scacchi, nell’ordine, la #188 Aston Martin Vantage AMR GT3 (Garage 59) di Alex West, Chris Goodwin e Jonny Adam, e le Lamborghini Huracan GT3 Evo #19 di Hiroshi Hamaguchi e Phil Keen (Orange1 FFF Racing Team) e #77 di Miguel Ramos, Henrique Chaves e Adrian Amstutz (Barwell Motorsport).
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