A LAS VEGAS PER VERSTAPPEN POKER DI TITOLI
DOPPIETTA MERCEDES CON RUSSELL E HAMILTON, SUL PODIO SAINZ
Las Vegas (USA)- Nella sfavillante cornice di Las Vegas Max Verstappen cala il poker dei Titoli Mondiali consecutivi. L'olandese con una gara accorta marcando da lontano Norris, l'unico possibile rivale per la matematica ma non per lui, che dopo il Brasile dove ha dato una dimostrazione di forza da vero fuoriclasse, nella notte di luci sul deserto del Nevada , ha invece messo in campo quella lucida ragione di un pilota maturo, non sappiamo se è la veste definitiva di un Verstappen che comunque la si pensi si può solo definire un fuoriclasse. A Las Vegas non ha solo brillato la luce di Verstappen, infatti nella notte sul veloce toboga è tornata a brillare anche la Stella punte della Mercedes, con la vittoria di forza in solitaria di George Russell, che dopo la pole di ieri, allo spegnimento dei semafori si è issato in testa volando con giri record verso la terza vittoria in carriera. Grande la gara di Lewis Hamilton, il "vecchio" leone che quando è dato per perso, (con preoccupazione della Ferrari) , smarritosi in qualifica con un errore da principiante e punzecchiato dal giovane rivale tira fuori dal suo repertorio la gara "cattiva" e dal decimo posto di partenza risale con sorpassi decisi ed un ottima strategia in seconda posizione, gareggiando con Russell a chi ad ogni giro faceva il a tre record. I due della Mercedes hanno sfruttato al meglio una monoposto che quando ci sono condizioni di pista liscia e temperature ideali per certe mescole di pneumatici diventa difficile da battere come a Las Vegas. Chi parte dal Nevada con un mezzo sorriso è la Ferrari, doveva essere una pista favorevole per attaccare la leadership del Costruttori della McLaren, invece un eccesivo " graining" sugli pneumatici, per Leclerc forse causato dal tentativo di attacco a Russell, dopo che il monegasco era scattato bene dalla quarta casella, mentre per Sainz l'inconveniente è strato "naturale" come per molti altri in difficoltà con la mescola di partenza. Comunque i due piloti della Rossa, limitano i danni con Sainz sul podio davanti a un Leclerc nervoso e anche polemico pare per un mancato rispetto di consegna ordinata dal box da parte del compagno ora a due gare dal termine sono 24 i punti di distacco dalla McLaren. Già domenica prossima in Qatar Leclerc e Sainz non possono più sbagliare, l'impresa non è impossibile anche per il calo di prestazioni della McLaren, un Titolo che manca a Maranello dal 2008, che oltre a portare tanti dollari sarebbe una conferma e una spinta a proseguire su questa linea di rilancio per poter puntare al bersaglio grosso anche nel piloti, con l'accoppiata da brivido Leclerc- Hamilton. Gara da dimenticare per la McLaren e i suoi piloti, Norris ( a questo punto un altro "predestinato" da aggiungere), dopo il Brasile poteva contare per tenersi in gioco solo su una sua vittoria ed un ritiro o gara compromessa oltre il decimo posto di Verstappen, unica consolazione per l'inglese battere il compagno Piastri, cosa non difficile al momento visto il periodo non brillante del giovane australiano.
TOP TEN- Una gara tutto sommato divertente in particolare nelle posizioni per la conquista di punti che ha visto lottare con il coltello fra i denti, l'inossidabile guerriero "teutonico" Hulkenberg, ottavo con la Haas a conferma della crescita della monoposto a stelle e strisce, il tedesco ha avuto la meglio con il piccolo "samurai " Yuki Tsunoda, che quando lui e la sua Racing Bulls sono in giornata la top ten in qualifica ed in gara è garantita. Chiude la classifica per i punti Sergio Perez, oggi il messicano ormai rassegnato conscio del suo improbabile futuro in Red Bull e forse in F.1, è stato autore di una discreta rimonta dopo l'ennesimo sabato da incubo, bello un suo sorpasso a tre su Colapinto e Magnussen.
Sette giorni e si va in Qatar, penultimo round del mondiale, con un Verstappen libero da "impegni" pronto a dare spettacolo, la lotta per... l'altro titolo fra due blasonate come Ferrari e McLaren, assenti da tempo nelle posizioni che contano e la Mercedes ex Regina "decaduta" sotto il dominio Verstappen-Red Bull, che ogni tanto si ricorda delle sue imprese non troppo ...lontane.
Roberto Saguatti