VERSTAPPEN DOMINA NEL DILUVIO DI INTERLAGOS
UNA VITTORIA DA LEGGENDA PER L'OLANDESE, DOPPIO SENSAZIONALE PODIO PER LE ALPINE, MALE NORRIS, SOTTOTONO LECLERC
San Paolo (Brasile)- Una gara da antologia di Max Verstappen, partito17^ l'olandese inanellando sorpassi va a vincere in condizioni meteo impossibili, con una sequenza continua di giri veloci anche quando era al comando solitario, mette una seria ipoteca sul quarto titolo consecutivo. Come dire che il "fenomeno" è ritornato così come la Red Bull. Nella pioggia di Interlagos affonda Lando Norris e la McLaren nella gestione della gara. Per l'inglese si erano create, grazie a lui ed alle sfortune o problemi altrui, le condizioni per un assalto deciso alla leadership di Verstappen. La vittoria nella Sprint Race del sabato, la Pole Position di questa mattina, le penalizzazioni per Verstappen, tutte queste positività sono state annullate da una gara complicata fin dalla solita partenza ...lenta e poi da una gestione che hanno relegato al sesto posto finale Norris, che riparte dal Brasile a -62 punti da Verstappen, il che equivale a dire un addio quasi certo alle speranze di soffiare il titolo al rivale, con anche la conferma che il duo Verstappen e Red Bull sembra essere uscito dal tunnel che li ha visti perdenti nelle ultime dieci gare. Anche per la Ferrari una gara difficile, dopo le due ultime vittorie c'erano le premesse per un' altro assalto alla McLaren nella lotta per la conquista del Costruttori, invece la SF24 ha nuovamente palesato difficoltà nell'utilizzo degli pneumatici sul bagnato e nel bilanciamento in condizioni difficili, chiudendo con il non certo entusiasmante quinto posto di Leclerc, mentre Sainz ombra del vincitore di sette giorni fa in Messico, dopo essere andato a muro nel Q2 delle qualifiche, partito dalla pit-line per aver sostituito mezza monoposto, ha tentato una rimonta resa vana da alcuni svarioni e poi definitivamente dal crash al giro 39, totale un weekend da dimenticare. Ora per la Ferrari se il distacco di 26 punti dalla McLaren non è insormontabile, diventa preoccupante il ritorno della della Red Bull a -13 dopo la vittoria di oggi.
Alpine- Merita una citazione l'impresa dell'Alpine, che mette sul podio Ocon e Gasly, autori entrambi di una gara da antologia, per certi versi simile a quella di Verstappen. Un grande Ocon partito dalla seconda fila, ha condotto in testa anche diversi giri, poi ceduta la posizione all'arrembante Verstappen, è stato bravo nel tenere a distanza il ritorno del compagno Gasly gestendo con grande con tutto il suo talento una gara difficile per le condizioni meteo. Bravo anche Gasly, in rimonta ha intelligentemente aspettato le occasioni offerte dai problemi altrui , aggiungendo anche alcuni sorpassi decisi per un risultato da apoteosi. La gara dell'Alpine, che con l'exploit di oggi balza al sesto posto nel Costruttori, curata da Flavio Briatore, è la dimostrazione che nonostante le difficoltà dovute alla ricerca di una nuova identità dopo l'annunciato abbandono della "mamma" Renault, una monoposto inizialmente non certo riuscita, una difficile gestione interna dei suoi piloti, se si trovano le motivazioni e si è gestiti sapientemente si può uscire con autorità dai momenti difficili. Chapeau.
TOP TEN- Al quarto posto troviamo George Russell, con la Mercedes sub-judice per aver gonfiato gli pneumatici già montati su entrambi le monoposto prima della ripartenza dopo la bandiera rossa, cosa vietata dal regolamento. Comunque ancora una gara positiva per il giovane inglese ancora una volta decisamente migliore del blasonato compagno Hamilton. Detto del quinto posto di Leclerc e del sesto deludente di Norris, al settimo si piazza un grande Yuki Tsunoda. Il piccolo "kamikaze" della Racing Bulls, si dimostra ancora una volta a suo agio quando le condizioni si fanno dure, dopo il terzo tempo in qualifica Tsunoda, nonostante una partenza non certo brillante, costruisce lottando una gara che lo vede protagonista per le posizioni che contano, azzecca anche la strategia di montare al primo intensificarsi della pioggia le fullwet, girando come il suo compagno Lawson mediamente 5 secondi più veloci degli altri, peccato che il tutto venga annullato prima dalla Safety Car, poi dalla bandiera rossa, che permettono a tutti di cambiare gli pneumatici, comunque una bella gara importante per la classifica Costruttori, completata dal nono posto di Lawson. In mezzo alle due Racing Bulls un altro deluso di oggi, Oscar Piastri, l'australiano è autore di un'altra prestazione opaca, che si aggiunge a questa strana stagione fatta di alti da assoluto e di bassi non certo da aspirante campione, è giovane ci sta tutto, ma bisogna avere più umiltà. L'ultimo punto quello del decimo posto, come per Russell sub-judice, va ad un Hamilton anche lui irriconoscibile, su una delle piste preferite, in condizioni che hanno contribuito a costruire la sua storia, il "prossimo" ferrarista eliminato ancora una volta dal Q2 , si è distinto solo per alcune bagarre con Lawson e Perez.
Un no comment per la F.I.A., nella gestione delle qualifiche ed ancor più della gara, stesso dicasi per Liberty Media, impegnata a sanzionare i piloti per qualche parola un pò...spinta, invece che rendere più interessante la F.1, che in qualche modo grazie ai piloti, che nonostante i paletti dei gestori sopracitati, stanno ravvivando questo Mondiale. Fra quindici giorni si va a Las Vegas, le premesse per un altra gara interessante ci sono tutte.
Roberto Saguatti