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DOPPIETTA SPEED MOTOR AL NEVEGAL

 

TRIONFA DENNY ZARDO SU LOLA B99/50 DAVANTI ALL’OSELLA PA 21/S DI UNO STREPITOSO FRANCO MANZONI, CHE STABILISCE IL NUOVO RECORD DEL TRACCIATO NEL GRUPPO CN DA QUANDO C’E’ LA CHICANE. DI NUOVO SFORTUNA PER ADOLFO BOTTURA: L’OSELLINA ROMPE IL MOTORE IN PROVA.

 

 

BELLUNO – Bella doppietta della Speed Motor alla 43esima cronoscalata Alpe del Nevegal, valevole per il trofeo italiano di velocità in montagna. Denny Zardo e Franco Manzoni, i portacolori rimasti in lizza dopo il ritiro di Adolfo Bottura, sono saliti sui due principali gradini del podio. Denny Zardo ha consegnato alla scuderia di Gubbio il primo successo assoluto della stagione agonistica 2017, calando insieme un fantastico poker personale di trionfi nella salita bellunese e raggiungendo nell’albo d’oro due “grandi” della specialità: Ezio Baribbi e Christian Merli. La Lola B99/50 del team Dalmazia è poi anche la quarta diversa vettura con la quale si impone sui 5500 metri del tracciato veneto e per la prima volta il trevigiano vi conquista l’alloro con i colori della Speed Motor. Mai in discussione il suo successo, come era già ipotizzabile dall’unica sessione di prove ufficiali che aveva visto Zardo nettamente davanti a tutti. Alla fine di gara 1, coperta in 2’32”43, l’ex campione europeo e italiano aveva ben 16 secondi di vantaggio sull’Osella Pa 21/S di Francesco Turatello e in gara 2 ha alzato di 72 centesimi la sua prestazione: 2’33”15 (somma totale pari a 5’05”88) con 10”74 di margine su Franco Manzoni, sempre su Osella Pa 21, autore della rimonta più entusiasmante della giornata.

Secondo anche in prova, Manzoni era finito clamorosamente quinto al termine della prima salita in 2’50”15, superato – oltre che dal leader incontrastato e dal già citato Turatello – anche dalla Subaru Impresa di Mauro Soretti e dalla Tatuus Formula Renault di Gino Pedrotti. In gara 2, però, il ravennate ha sfoderato tutta la sua grinta e migliorato la performance di 6”26, stabilendo di fatto il nuovo record del tracciato per il gruppo CN in 2’43”89. Per meglio dire, il primato di raggruppamento è di 2’43”27 e appartiene a David Baldi che, sempre su Osella Pa 21/S, lo fece registrare nella prima manche dell’edizione 2006, ma allora non era ancora stata posizionata la chicane, che ovviamente rallenta assai più di 62 centesimi. E questa netta differenza fra le due salite di Manzoni, che aggiunge così un'altra vittoria in CN, ha la sua spiegazione: “Ci avevano detto in gara 1 di fare attenzione fra la postazione 8 e la postazione 11 perché in terra c’era olio – ha dichiarato lo stesso Manzoni – e davano anche la bandiera gialla, per cui ho lasciato in quel tratto diversi secondi. Scendendo con il serpentone, però, ho guardato attentamente l’asfalto senza notare nulla di particolare, per cui ho corso gara 2 come se tutto fosse perfettamente a posto e ho realizzato un ottimo tempo, che mi ha permesso di recuperare la piazza d’onore assoluta anche perché Turatello ha avuto un problema di marce all’uscita dalla chicane e ci ha rimesso quei 3-4 secondi che mi hanno portato davanti a lui. Sono soddisfattissimo, sia per l’eccellente riscontro cronometrico, sia perché ho eguagliato il mio miglior piazzamento di sempre (un altro secondo posto lo avevo ottenuto anni fa ad Auronzo di Cadore), sia per la testa della classifica nel gruppo CN a livello di trofeo della montagna”.

 

Ancora sfortuna per Adolfo Bottura, che avrebbe sicuramente contribuito a consegnare alla Speed Motor la terza coppa per scuderie della stagione, ma la rottura del motore della Osella Pa 21 Jrb (l’Osellina classe 1000 della E2-SC) gli ha permesso solo di partire nella prima sessione di prove per poi bloccarlo quasi subito. Senza dubbio, il 2017 non è certo l’anno di grazia per il conduttore trentino.   

13 agosto 2017

 

Ufficio stampa

Claudio Roselli

Last modified on Domenica, 13 Agosto 2017 20:17
Salcuni Domenico

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